AGGIORNAMENTI
Cerca
15 Marzo 2018 - 10:55
Tempi duri per l’amministrazione leinicese, costretta ancora una volta a fare i conti con le conseguenze legali legate alla vicenda dei buoni pasto.
Venerdì 9 marzo il consiglio comunale della cittadina dei Provana si è aperto con la discussione sul debito fuori bilancio, in seguito alla sentenza del tribunale di Ivrea che ha accolto il ricorso dei dipendenti. Questi saranno risarciti per un importo di circa 7mila 900 euro. Tante richieste di risarcimento, un’unica conclusione: è il comune di Leini che ci rimette.
Precedentemente accusati di aver usufruito indebitamente dei buoni pasto, i dipendenti comunali coinvolti, dopo anni passati tra scartoffie legali e accuse varie, possono tirare un sospiro di sollievo. Questi avrebbero agito in buona fede, senza aver avuto il sentore di un eventualmente illecito, almeno stando a quanto riportato dal giudice della prima sentenza.
“Non abbiamo ancora ricevuto le motivazioni di quest’ultima sentenza – ha commentato il sindaco Gabriella Leone in sede consiliare -. Nella precedente i motivi del risarcimento si riferivano al comportamento in buona fede dei dipendenti, questo debito fuori bilancio verrà inviato alla corte dei conti che valuterà se ci saranno responsabilità o meno da individuare. La corte dei conti farà valutazioni e in base a questa sentenza poi ci muoveremo”.
Sul piede di guerra le minoranze. In particolar modo, il gruppo Pd-Rinasce Leini, che punta il dito sulle modalità utilizzate dal comune.
“Non si doveva arrivare a tutto questo, il vostro metodo è scellerato! – ha polemizzato la consigliera Carmela Masi -. Questa questione si doveva risolvere diversamente, non si doveva andare in caserma a denunciare i dipendenti. Questi soldi li dovrebbero pagare il sindaco e l’ex segretario, non i cittadini. Questi sono debiti fuori bilancio che fanno male, sono soldi buttati via”.
Le ha fatto eco il consigliere Gianfranco Brugiafreddo. “A nostro parere non è solo una questione che riguarda la segreteria comunale – ha detto, riferendosi all’allora segretario comunale, che andò a denunciare i presunti illeciti – noi chiediamo le responsabilità politiche della vicenda”.
Altrettanto aspre le critiche sollevate dall’esponente del centrodestra leinicese Silvano Riva.
“Riteniamo - ha detto - che si debba procedere con il risarcimento dei dipendenti, con un controllo maggiore però si poteva evitare tutto questo. Stessa solfa l’intervento del capogruppo Pd-Rinasce Leini, Giuseppe Musolino: “Qui diamo i numeri, alla fine paghiamo sempre noi di Leini”. In attesa delle motivazioni della sentenza, la conta dei danni si fa corposa e, dopo quello giuridico, fa spazio il dibattito politico sulla ripartizione delle responsabilità.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.