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15 Marzo 2018 - 10:30
Siamo in Via Ridolfi, sulla collina sanmaurese.
Ci troviamo di fronte ad uno scenario quanto meno surreale: la via, nel 2011, è stata protagonista di un evento franoso che, tutt’oggi, la rende di difficile percorrenza per i residenti e gli eventuali mezzi di soccorso. All’epoca, l’amministrazione, attraverso un’ordinanza, intimò ad una parte dei residenti di intervenire e procedere con i lavori. I cittadini si opposero e tra un ricorso e un contro ricorso al Tar la strada è ancora in condizioni pessime.
La via è privata e l’intervento spetterebbe interamente ai residenti, residenti che, però, fino ad oggi non avrebbero trovato la quadra per intervenire. Chi deve pagare? Quanto?
Quindi? Che succede? Succede che martedì si sono presentati tutti in consiglio comunale forti di una mozione presentata dal consigliere di San Mauro Domani, Davide Benedetto per chiedere una mano al comune.
“Si tratta di una via che è inaccessibile ai mezzi di soccorso - ha spiegato Benedetto - gli stessi vigili del fuoco durante un intervento hanno dovuto lasciare l’autobotte a valle e proseguire a piedi. L’amministrazione deve intervenire per sollecitare un intervento risolutivo al più presto, lì c’è una situazione di grave pericolo. I cittadini hanno bisogno di un aiuto”.
In realtà, però l’amministrazione starebbe già lavorando sul caso da due anni.
“La situazione è nota - spiega l’assessore all’urbanistica, Licia Nigrogno - i cittadini mi hanno esposto il problema. Ho convocato tutti i cittadini della strada e, successivamente, mi sono confrontata con un loro rappresentante. La possibilità era che i cittadini si avvalessero di un tecnico per delineare i perimetri di ogni singola abitazione, noi abbiamo deciso di mettere a disposizione gli uffici del comune e qualche tempo fa abbiamo inviato una bozza ai residenti, siamo in attesa di eventuali modifiche”.
Il sindaco, dal canto suo, si è impegnato a risolvere lo stallo.
“Ci impegneremo per portare a termine il percorso incominciato con l’assessore Nigrogno. Non credo che l’ordinanza sia la soluzione migliore”.
Al di là delle parole di Bongiovanni i prossimi passi saranno i seguenti: l’amministrazione, nei prossimi 60 giorni, proverà a mettere d’accordo tutti i residenti di zona e “accompagnarli” verso l’inizio dei lavori.
Se l’accordo tra i cittadini dovesse venire meno la giunta proseguirà con l’ordinanza per obbligare i residenti ad intervenire.
Resta il fatto che in 7 anni, a dispetto della pericolosità, in 7 anni, né l’amministrazione, né tanto meno i residenti, proprietari della strada, hanno avuto la bontà di fare qualcosa.
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