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14 Marzo 2018 - 16:46
Da sinistra: Evelina Bessone, Maria Carmela Vizzuso e Erminia Raineri
Nella serata dell’8 marzo il salone consiliare di palazzo D’Oria era gremito di persone.
La città ha infatti voluto celebrare le vite di Evelina Bessone, Erminia Raineri e Maria Carmela Vizzuso, tre ciriacesi che durante i decenni scorsi hanno contribuito attivamente a migliorare la città, offrendo un aiuto concreto ai cittadini.
A presentare la serata, non senza un pizzico di commozione, il sindaco Loredana Devietti. Al suo fianco la consigliera delegata alle Pari Opportunità Domenica Calza, che si è occupata della lettura delle biografie. “La nostra speranza è di proseguire con questa bella tradizione e che essa si possa concretizzare in una pubblicazione sulla vita delle grandi donne di Ciriè - ha affermato il primo cittadino -. Ci piace pensare che il seme che queste donne virtuose hanno lasciato possa continuare a dare i suoi frutti e che il loro ricordo faccia riflettere le donne del futuro, ma non solo”. Durante il ricordo delle tre cittadine, importanti sono stati gli interventi delle associazioni AVO di Ciriè e ”Danza per la vita”. L’AVO, Associazione Volontari Ospedalieri”, nata 35 anni fa, ricerca volontari per offrire ascolto e assistenza sia nelle case di riposo, sia nell’ospedale. “Danza per la vita” è invece un’associazione che nasce nei corridoi d’ospedale, da undici donne malate di cancro che hanno voluto affrontare la malattia con coraggio, partecipando a laboratori di biodanza e mettendo a disposizione corsi di trucco oncologico. Sono molti i progetti in cantiere e l’estate passata le partecipanti hanno dato vita all’”orto delle zucche”, da cui sono state prodotte le marmellate “Desideria”, grazie alle quali è stata finanziata parte delle attività. Interessante, inoltre, l’intervento di Marzia Pignatelli del Punto Incontro Anziani di Ciriè, oltre all’annuncio della possibile riapertura della biblioteca situata nella chiesa di San Giuseppe.
Dopo il primo momento, Barbara Re ha condotto i visitatori alla “Quadreria dei D’Oria”, raccontando le figure delle donne della famiglia.
Al termine della serata, i partecipanti hanno potuto assaggiare i biscotti dell’associazione “Danza per la vita” condividendo riflessioni sull’iniziativa.
Il prossimo appuntamento dedicato alla donna sarà venerdì 16 marzo con “Storia di bimba”, senza dimenticare “Ladies”, il ciclo di film al femminile tenuto dalla biblioteca da martedì 6 marzo e che interesserà ancora le serate del 13 e del 20 marzo.
Evelina Bessone
Evelina Bessone nasce a Ciriè il 15 agosto del 1919, da Alfredo Bessone, magistrato saluzzese, e Vittoria Nepote, ciriacese. Si trasferisce a Brescia, da cui, durante la seconda guerra mondiale, si allontana per sfuggire ai bombardamenti, rifugiandosi con la famiglia al Lago d’Isea. La sua infanzia è segnata dalla morte precoce della madre, deceduta nel dare alla luce la sorella Carla. Ritornata a Ciriè, decide di consacrare il tempo, idee, energia e carattere all’aiuto dei poveri. Guidata dalla carità e da una fede semplice ma incrollabile, mette se stessa e la propria casa al servizio dei più bisognosi, operando nella realtà assistenziale delle “Dame Patronesse di San Vincenzo”. Memorabile è anche l’impegno nella biblioteca della chiesa di San Giuseppe, oltre all’aiuto prestato alla realizzazione di attività quali il banco di beneficenza e la raccolta di generi alimentari. Evelina si spegne a Ciriè il 26 marzo 1995. La città ha voluto ricordarla intitolando una piazzetta a suo nome vicino a Via Matteotti, proprio vicino alla casa in cui è nata.
Erminia Raineri
Erminia Raineri, detta Irma, nasce a Robassomero l’11 maggio 1906: donna minuta ma dalla fede incrollabile, lavora in cotonificio, recandosi all’ospedale in bicicletta, finché, dopo la pensione, non si trasferisce con la sorella Lidia a Ciriè. Ogni giorno, per oltre trent’anni, Irma, in veste di volontaria, si occupa dei malati, trascorrendo gran parte della sua giornata a confortare i degenti, soprattutto coloro senza parenti accanto. Irma si rende utile anche tramite piccoli servizi, andando a comprare beni di prima necessità e prodotti ospedalieri. Erminia muore il 13 settembre 1999 a Ciriè, nello stesso ospedale che ha servito per oltre trent’anni.
Maria Carmela Vizzuso
Maria Carmela Vizzuso nasce a Tricarico, in provincia di Matera, il 24 giugno 1943. Venuta dal sud, s’integra perfettamente nella vita sociale di Ciriè, e insegna come maestra di scuola elementare alla “Beppe Fenoglio” per quarant’anni. Oltre alle molte iniziative di cui si è fatta promotrice, Maria Carmela è ricordata per i suoi incarichi politici: negli anni ’80 diventa il primo assessore donna di Ciriè e promuove attivamente l’attuale “InfoGiovani”. Nel 1990 diventa Madrina dello Stendardo del Punto Incontro Anziani: il 12 marzo 2016 il Punto viene dedicato a lei per l’affetto e l’impegno che ha dedicato ad esso. Maria Carmela, circondata dall’affetto dei suoi familiari, dei suoi studenti e dei suoi colleghi, si spegne a Lanzo il 16 settembre del 2014.
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