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FRONT. Ancora fermo il progetto per l’ex casa del custode

FRONT. Ancora fermo il progetto per l’ex casa del custode

L'istituto Destefanis di Front

Non un passo in avanti, neanche mezzo, per il progetto dell’Ipab Destefanis di Front riguardante il futuro dell’adiacente ex casa del custode. Il presidente dell’istituto, Giovanni Falletti, vorrebbe farne una casa di accoglienza per anziani disabili nell’ambito del progetto “Dopo di Noi”. Si tratta di una proposta sperimentale per permettere agli anziani genitori non più autosufficienti e ospitati nell’Ipab Destefanis di stare vicini ai propri figli disabili, in due strutture posizionate fianco a fianco. 

Ebbene di finanziamenti da parte di Stato e Regione ce ne sono eccome. Circa 6 milioni di euro sono stati destinati alla causa dagli enti sovracomunali, anche se di questi solo il 42% ai progetti degli enti pubblici, mentre la parte maggioritaria ai privati.

Insomma i soldi ci sono, ma c’è un problema.  Stiamo ancora aspettando che la Regione legiferi e regolamenti meglio la situazione - spiega il sindaco Andrea Perino, da subito favorevolissimo all’iniziativa -. Stiamo aspettando insieme a Falletti che esca un bando per poter finalmente attingere ai fondi e partire”.

A livello nazionale la legge del “Dopo di noi” ha previsto l’erogazione in tutta italia di 81 milioni di euro per il 2016 e altri 40 per il 2017, soldi non ancora sfruttati per evidenti carenze di regolamentazione.

Ma la Destefanis e l’Amministrazione comunale ci credono. Si darebbe infatti vita ad un vero e proprio servizio assistenziale integrato, uno dei primi in tutta Italia di questo tipo. 

Per “riconvertire” l’ex casa del custode al nuovo utilizzo servirebbe una somma totale di circa 100mila euro. Ma il nuovo progetto porterebbe da un lato un incremento dei ricavi dell’istituto, visto il maggior numero di ospiti, dall’altro un miglioramento dell’aspetto sociale sul territorio. 

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