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SETTIMO TORINESE. Oltre 400 firme contro il senso unico di via Consolata

SETTIMO TORINESE. Oltre 400 firme contro il senso unico di via Consolata

Il commercio in via della Consolata è in crisi e i negozianti del Borgo Provinciale vanno dal sindaco.

Lunedì 12 febbraio, alle ore 12, i commercianti si sono recati dal sindaco, Fabrizio Puppo, con più di 400 firme, raccolte in soli tre giorni. I residenti della zona  chiedono il ripristino del doppio senso di marcia in via della Consolata o la realizzazioni di un maggior numero di parcheggi. Con il sindaco erano presenti Nino Daniel, assessore alla viabilità, Renato Pontoriero, ispettore di polizia municipale, e Antonio Camillo, responsabile servizi sul territorio.

I negozianti hanno registrato un calo del giro d’affari del 40-50% a partire dal 25 luglio dell’anno scorso, giorno in cui è entrato in vigore il senso unico. Ciò è dovuto principalmente al minore passaggio delle auto affiancato al fatto che è oramai difficilissimo, se non impossibile, trovare un posto per l’auto.

Dopo la riunione, durata circa un’ora, i  commercianti non nascondono la delusione e l’amarezza.

“Abbiamo espresso inutilmente le nostre perplessità - ha detto il dottor Stefano Rasino, titolare della farmacia - e abbiamo chiesto un aiuto per riportare vitalità nella nostra zona, ma l’amministrazione continua a difendere il suo operato. Secondo loro, ci sono delle norme del codice della strada che hanno imposto quel senso unico. E allora perché non hanno previsto maggiori parcheggi? Noi non siamo preoccupati solo per le nostre attività, ma anche per chi lavora con noi. Se il lavoro dovesse ancora diminuire saremo costretti a lasciare a casa i nostri dipendenti. Io, per esempio, ho già ridimensionato l’orario di apertura della mia farmacia, solo per ridurre le spese.”

In via della Consolata la panetteria ha chiuso i battenti il 27 settembre, mentre il negozio di alimentari Spada, molto probabilmente, chiuderà ad aprile.

“Hanno detto che cercheranno di venirci incontro - ha sottolineato Fabrizio Lovatello, del bar Fabrizio e Rosy - . Ma tanto sappiamo che non faranno nulla in merito”.

Per il sindaco, invece, la riqualificazione della zona non può ascoltare solo i bisogni dei commercianti, ma deve anche tenere in considerazione le opinioni dei residenti, senza tralasciare il tema della sicurezza e delle norme stradali.

“Adesso cerchiamo di capire - ha sottolineato Fabrizio Puppo - come e se si possano disporre i parcheggi a lisca di pesce in via della Consolata o se e dove poterne  ricavare altri”.

È una situazione complessa, nella quale ognuno ha le proprie esigente e convinzioni. L’unica cosa certa sono le 430 firme dei residenti del Borgo Provinciale, raccolte in  soli tre giorni, per richiedere il ripristino del doppio senso di marcia in via della Consolata. E non sono poche.

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