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12 Febbraio 2018 - 14:10
Per mesi, la Reale è stata al centro di un vespaio di polemiche per via dell’assenza di loculi nei due cimiteri cittadini, al generale di Venaria e in quello della storica frazione di Altessano.
Tra le forze di opposizione che chiedevano a gran voce la costruzione di quelli nuovi, e la maggioranza pentastellata che ha provato prima la via della riduzione delle concessioni e poi con le agevolazioni per il passaggio dalla tomba agli ossari per i defunti presenti nei camposanti da più di 30 anni, nei giorni scorsi sono stati ridati alla città 40 loculi nel cimitero di Altessano.
Ovvero quelli restaurati dalla società Vera Servizi durante le ultime vacanze natalizie, con una spesa di 18 mila euro.
“Abbiamo ridato ai venariesi dei loculi che erano abbandonati a loro stessi da dieci anni abbondanti”, spiegano il sindaco Roberto Falcone e il suo vice, Angelo Castagno, che annunciano come parallelamente “stiamo anche lavorando per avviare nel più breve tempo possibile la manutenzione straordinaria delle strutture, che nessuno in trent’anni ha mai affrontato prima d’ora, e per l’ampliamento che rimane necessario per far fronte all’urgenza”.
Falcone, poi, ha anche ricostruito gli ultimi eventi legati ai cimiteri e che ha visto protagonista l’amministrazione a 5 Stelle: “Abbiamo ridotto la durata delle concessioni, abbiamo modificato il regolamento limitando i criteri di rilascio dei loculi, ovvero solo ai residenti e togliendo il diritto al loculo in caso di morte di un parente. Oltre a risolvere il problema dell’amianto, abbiamo invece fatto quello che un’Amministrazione normale farebbe: razionalizzare ed essere sicuri di non avere altra scelta prima di spendere i soldi dei cittadini”.
Il primo cittadino, infine, attacca le minoranze: “Sui cimiteri cittadini si è detto tanto e a sproposito. Chi ci ha preceduto ci ha subito consigliato di ampliarli per rimediare a un’urgenza che avevano ovviamente ben presente, perché non l’hanno mai saputa gestire. Grazie alle misure strutturali messe in campo in questi 24 mesi, l’emergenza che abbiamo vissuto finora non esisterà più e le amministrazioni che verranno potranno gestire con razionalità i luoghi dove sono sepolti i nostri cari”.
Claudio Martinelli
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