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12 Febbraio 2018 - 13:54
Sono giorni di grande apprensione per i lavoratori della ditta “Machiper” di corso Luigi Einaudi, nella zona industriale di Robassomero.
Perché dopo la vicenda della Comital di Volpiano e dell’Agrati di Collegno, adesso un’altra ditta sta paventando l’ipotesi di “mollare gli ormeggi” e di “virare” verso un nuovo porto, verso l’Est Europa.
E per questo motivo i venticinque lavoratori dell’azienda meccanica sono in stato di agitazione. Per i sindacalisti Ciro Di Dato e Leonardo Marconcini della Uilm “la situazione è preoccupante. L’azienda in questi anni non ha mai utilizzato gli ammortizzatori sociali e adesso paventa addirittura l’ipotesi di trasferirsi all’estero. Senza averci avvisato, senza aver cercato soluzioni alternative”.
Nei prossimi giorni potrebbero essere organizzate altre azioni di protesta. E nel frattempo si stanno muovendo i vari Enti. A partire dal Comune di Robassomero, ma anche dalla Regione.
“Cercheremo di incontrare l’azienda - commenta Antonio Massa, primo cittadino - per capire quali siano i loro piani e quali possano essere i loro problemi. Abbiamo messo in piedi sgravi, affinché le aziende non lasciassero il territorio. Purtroppo il sistema Italia ha affossato le aziende. Chi vuole investire va altrove, non viene in Italia. E se può, se ne va. Dovremmo invertire la rotta, agevolare le aziende a rimanere sul territorio. Snellire la burocrazia. Io ogni giorno spero di vedere aziende arrivare qui a Robassomero. E ogni giorno, allo stesso tempo, spero che nessuna se ne vada. Ma gabelle, leggi, leggine, protocolli, delibere, variazioni al piano regolatore, deduzioni, controdeduzioni, portano a far scappare anche l’imprenditore con più pazienza”.
Sulla Machiper, poi, Massa spera “nell’intervento immediato della Regione, per cercare di convincere l’azienda a rimanere qui in paese”.
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