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12 Gennaio 2018 - 17:32
Francesco Fiore, con la mamma Chiara Rizzi
“Non mi sono mai sentito un bambino speciale per essere stato il primo nato del 2000, né mi ci sento oggi”.
Era stato il vagito di Francesco Fiore a salutare l’arrivo del nuovo millennio. E’ stato lui il primo a nascere il 1° gennaio del 2000. Un primato che gli è valso, 18 anni fa, titoli da prima pagina e articoli, sia sui giornali locali, che sui nazionali.
Francesco Fiore a Capodanno è diventato maggiorenne. Primo di quella generazione Z, chiamati anche Centennials.
“Francesco avrebbe dovuto nascere diversi giorni prima - racconta la mamma Chiara Rizzi sfogliando l’album dei ricordi dove custodisce gelosamente tutti i ricordi di quel Capodanno così speciale -. E’ stata una sorpresa del tutto inaspettata. E dire che molte mamme, nel 199 facevano i calcoli sperando di partorire proprio in quella data. Ne ho incontrate parecchie, durante la mia gravidanza, che mi confidavano questo desiderio. Io, invece, non ci pensavo proprio”.
Arrivata alla scadenza, però, i giorni continuano a passare e l’attesa di Chiara e del marito Mario aumenta. Fino alla sera del 31 dicembre quando iniziano le contrazioni.
“Ho avuto un travaglio lunghissimo - spiega Chiara - durato 17 ore e terminato nel pomeriggio del 1° gennaio con un cesareo praticato d’urgenza. Francesco è nato alle 17,30 e mi ha stupito scoprire che nessun bimbo fosse ancora nato dal mattino. Una bella sorpresa, seguita ad un parto molto complicato”.
Francesco era un bel bambino di 3,5 Kg sano e pieno di vita. “Fa sorridere il fatto - racconta Chiara - che proprio nella mia stanza si trovasse la donna che ha partorito il bimbo nato per ultimo nel 1999. Neanche per lei era previsto un simile primato: non era ancora a scadenza di gravidanza e si trovava a Chivasso casulamente, ospite di amici per la cena di Capodanno. Ma si sa: quando i bambini decidono, nascono”.
La famiglia Fiore, all’epoca viveva a Casabianca, frazione di Verolengo, ma da alcuni anni si sono trasferiti a Brandizzo.
“A dire il vero - precisa Chiara - siamo tornati a Brandizzo. Fino a prima di sposarmi, infatti, abitavo qui, dove si trova ancora tutta la mia famiglia”.
Chiara Rizzi, infatti è figlia di Maria Pollone, la commerciante mancata esattamente un anno fa, titolare della cartoleria Pollone, da anni gestita dal figlio Beppe.
Adesso, per Francesco Fiore, tutta la gioia di festeggiare la maggiore età.
Cosa desideravi più di ogni cosa per questo tuo compleanno speciale?
“Sicuramente la patente. Ho sempre avuto una passione per le auto, fin da quando ero piccolino. Ci giocavo, le smontavo, le rompevo pur di vedere cosa ci fosse dentro. E se non si aprivano, le buttavo giù dalle scale per vedere cosa ci fosse dentro”.
Continui a coltivare questa passione per le auto?
“Sì certo, ho scelto di iscrivermi all’Istituto Avogadro di Torino, studiando come perito meccanico, proprio per questo motivo. E’ dura, ma mi piace tanto”.
E da grande hai già deciso cosa vorrai fare?
“Idee ne ho, fin troppe! Seguendo un’altra mia grande passione, quella per le divise, vorrei entrare nei Carabinieri, appena finita la scuola. Vorrei fare un anno per capire se sia davvero questa la mia strada. Se le cose dovessero andare bene, proseguirei studiando legge, altrimenti cambieri totalmente indirizzo, tornando sulla vecchia strada, quella dei motori, iscrivendomi al Politecnico”.
La mamma, Chiara precisa: “Anche quella per le divise è sempre stata una sua grande passione. Mi ha costretta a guardare tutte el serie tv di carabinieri e polizia trasmesse in questi anni”.
Pratichi sport?
“Sì, adoro la bici. Con bello e cattivo tempo, prendere la mia bicicletta e partire è sempre bellissimo. Il giro più lungo che abbia fatto? Sono arrivato fino a Vercelli e son tornato. Proprio una bella uscita!”.
E la fidanzata?
“Ne ho avuta una, ma è un’esperienza chiusa.
Per ora sto bene così. Ho già tantissime cose a cui pensare”.
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