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11 Gennaio 2018 - 17:36
rambo trompino è stato arrestato per oltraggio, minaccia e violenza a pubblico ufficial
Prima gli salvano la vita e poi lo arrestano. E’ quanto successo a Rambo Trompino, 34enne di San Carlo Canavese, personaggio molto noto alle forze dell’ordine.
Nella sera di martedì 2 gennaio, i carabinieri della Tenenza di Cirié lo fermano ad un posto di blocco mentre stava viaggiando sulla sua vettura, a San Maurizio.
Un normale controllo, uno dei tanti fatti dai militari dell’Arma per monitorare e presidiare il territorio di competenza.
Ma invece di consegnare patente e libretto e attendere i controlli e proseguire nel suo percorso, Trompino decide di insultare e minacciare i carabinieri, scendendo dalla macchina e tentando persino di aggredirli.
Il 34enne, però, viene improvvisamente colto da una crisi epilettica, con i militari che chiamano d’urgenza il 118, con un’ambulanza attrezzata che lo stabilizza e lo porta d’urgenza all’ospedale di Cirié. Qui i medici di via Battitore lo curano, mentre i carabinieri lo dichiarano in stato di arresto per oltraggio, minaccia e violenza a pubblico ufficiale.
Come detto, Trompino non è nuovo ad exploit di questo genere. Qualche anno fa, si era presentato al comando compagnia dei carabinieri di Venaria, in via Dante, per chiedere spiegazioni su alcune perlustrazioni del territorio fatte dai militari nella zona dove abita. Ma non avendo ricevuto le risposte che sperava di ottenere, è andato in escandescenza, iniziando ad inveire contro gli “alti comandi”, venendo così arrestato per oltraggio e resistenza a pubblico ufficiale.
Ancora prima, nel 2011, aveva preso a calci e pugni, minacciato di morte e spintonato l’allora sindaco di San Carlo, Eligio Chiaudano.
Trompino, quella volta, era andato a trovare il sindaco direttamente a casa sua, imbufalito per un’ordinanza di demolizione che riguardava la sua casa.
Nonostante le spiegazioni che Chiaudano aveva dato, Trompino lo aveva colpito con un gancio destro all’altezza dello zigomo sinistro, minacciando poi l’anziana madre del primo cittadino.
Claudio Martinelli
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