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27 Novembre 2017 - 11:49
Solita domanda. Ci penso e ripenso, ma no, no, anche quando me la pongono persone che sono state volpianesi, ma ora hanno scelto altre residenze.
E ci pensavo anche ieri, passando di fronte alla tanto nota Farmacia del Ruvej, chiamata in causa in Consiglio decine di volte per la questione del parcheggio.
Ci pensavo non solo per la solita palese necessità di collegarle posti di sosta -soprattutto ora che non c’è più neanche quello pseudo parcheggio aperto a caso ubicato in un civico privato, Sic!-, ma per motivazioni certamente più serie.
Per l’appunto, ieri, transitavo di fronte al luogo in oggetto.
Davanti a me il pullman GTT direzione Leinì, in fermata correttamente alla palina, ma interdetto dal non ingombrare la strada, occupando la sua posizione destinata, perché la stessa colma di auto in infrazione -a questo punto potremmo riesumare la nostra richiesta di spostare la fermata, ma questo sarà argomento di altro editoriale-: tra i vari mezzi, mi incuriosisce un furgoncino, sull’insegna citava “consegna urgente farmaci”, che davanti ad una farmacia mi sembra coerente.
Il poveretto, in sosta vietata, barcollava in equilibrio sommerso tra scatole e scatoline in evidente difficoltà tra marciapiede, pedoni, e pullman. Mancava solo un acquazzone. Il poveretto in caso di passaggio di agenti predetti, sarebbe stato multato, giustamente dal punto di vista legale. Il poveretto stava semplicemente compiendo il suo lavoro con l’urgenza del caso.
E per l’ennesima volta mi chiedo: ma quante volte dovremo ancora portare all’attenzione della Giunta questa situazione prima che venga considerata e non rimandata a data da destinarsi? Possibile che sia tutto impossibile? O che sia tutto in fase di risoluzione? E che infine questa fase di risoluzione non abbia mai una fine?
Vi lascio con queste domande, che io le risposte ce le ho già.
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