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Continuo aumento delle tasse. La protesta dei commercianti

Continuo aumento delle tasse. La protesta dei commercianti
Lavorare per noi stessi è un onore, ma non basta per sopravvivere”. Questo lo slogan della locandina distribuita per le vie di Chivasso la scorsa settimana. Questo lo slogan che ha annunciato la “serrata” dei negozi di mercoledì 27 novembre, durata quattro ore. Un’iniziativa nazionale proposta da “Imprese che resistono”, movimento spontaneo nazionale di piccole e medie imprese che lotta per dire basta al continuo aumento delle tasse, al taglio dei servizi, ai continui sprechi di denaro pubblico. Un’iniziativa che ha visto l’adesione di diversi commercianti e artigiani chivassesi. Mercoledì mattina, a decine hanno manifestato le loro preoccupazioni sotto Palazzo Santa Chiara, dove sono stati accolti dal sindaco Libero Ciuffreda e dall’assessore al Commercio Claudia Buo. I chivassesi si sono detti preoccupati, anche per l’ormai imminente apertura del Bennet e della galleria di negozi ad esso connessa. “Noi commercianti abbiamo deciso di unirci per aprire un dialogo con il primo cittadino riguardo al problema delle partite IVA, che in Italia hanno raggiunto livelli assurdi”, afferma Marinella Grassone, titolare del negozio “Forme di luce”, in via Caduti per la Libertà. “È una situazione molto difficile, tutto quello che guadagnamo viene speso per pagare le tasse”, continua. E con la prossima apertura di un centro commerciale Bennet a nord della città, la situazione non è destinata di certo a migliorare. “Purtroppo, il sindaco ha le mani legate”, spiega Gino della “Ferramenta Gerra”. “Le tasse ci sono, anche a me preoccupa l’apertura del centro commerciale, ma anzichè lamentarci, dobbiamo agire insieme organizzando attività promozionali per evitare che la città muoia”, interviene Riccardo Bordin, parrucchiere titolare del negozio in Viale Matteotti. Della stessa opinione Luca Magone, proprietario del bar “XXL”, che sottolinea anche la mancanza di coesione tra gli esercizi della città: “Mi spiace che il mio sia stato l’unico bar a chiudere. Se fossimo stati di più saremmo riusciti a far sentire maggiormente la nostra voce”. Mentre Patrizia Martini, proprietaria dell’omonimo negozio in Vicolo del Portone, sostiene: “Dobbiamo far rinascere Chivasso collaborando con l’amministrazione comunale. Il fatto che siamo riusciti a farci ascoltare è solo un inizio”. Insomma, avanti su questa strada. Per tenere alta l’attenzione sulla difficile situazione vissuta dal commercio cittadino. Per questo, è stata già organizzata un’altra “serrata” per il 9 dicembre. Ma l’amministrazione comunale come ha risposto? L’unica cosa che, a suo dire, il sindaco Ciuffreda si impegna a fare è andare incontro alle iniziative dei commercianti. Ma questo, ovviamente, non basta. Così come non basta quanto annunciato poche ore dopo, in Consiglio comunale...
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