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07 Settembre 2017 - 09:12
Il sindaco Claudio Castello
Con la delibera di giunta n. 194 del 3 agosto il Comune di Chivasso ha affidato un incarico all’avvocato torinese e professore universitario di diritto amministrativo Roberto Cavallo Perin. La parcella costa al Comune 15.000 euro. L’incarico dura fino al 31 dicembre “salvo ulteriori proroghe in caso di necessità”.
L’oggetto (“incarico… in materia di diritto ambientale”) non chiarisce lo scopo dell’incarico. Che però si comprende leggendo la delibera. Il Comune vuole trovare il modo per farsi pagare da SMC gli arretrati dell’ecotassa, indurla a depositare le fideiussioni, e trovare i soldi per eseguire bonifica e manutenzione dell’area discariche se l’azienda non riuscirà a farlo.
SMC deve infatti al Comune 1.100.000 euro più gli interessi maturati: l’amministrazione ha già chiesto il pignoramento dei beni di SMC.
La società non ha depositato le fideiussioni, per il valore di circa 2 milioni di euro, a garanzia dell’esecuzione della bonifica della “Chivasso 1” e della “Chivasso 2”.
Nel contempo “non è stata in grado di garantire l’esecuzione delle attività necessarie al raggiungimento degli obiettivi di bonifica” delle due discariche.
Infine la società “non sta provvedendo in modo adeguato all’emungimento del percolato presente nell’intero impianto (Chivasso 0-1-2 e 3) creando un eccessivo ristagno di tale materiale all’interno degli invasi di discarica”.
Cavallo Perin è un grande avvocato torinese: dal curriculum, si legge nella delibera “emergono i requisiti di chiara fama, essendo, tra l’altro, cattedratico e cultore del diritto amministrativo in quanto Professore universitario ordinario di diritto amministrativo nell’Università degli Studi di Torino nonché direttore della rivista “Diritto Amministrativo” e componente del comitato scientifico della rivista “Diritto processuale amministrativo” e della direzione del Foro amministrativo – Consiglio di Stato”.
Nella battaglia delle discariche di Chivasso entrano dunque in azione i “pezzi da novanta”. Come ricorderete, nell’aprile scorso è diventato presidente del Consiglio di amministrazione del Gruppo Waste Italia Michele Vietti, avvocato, già parlamentare e sottosegretario, e dal 2010 al 2014 vicepresidente del Consiglio Superiore della Magistratura. Per quanto riguarda il progetto Wastend, tra pochi giorni dovremmo conoscerne il destino. In maggio Città Metropolitana aveva chiesto a SMC se si trovasse in regime di concordato o fallimento, concedendo alla società 90 giorni di tempo per rispondere. SMC ha lasciato scadere i termini senza inviare né i chiarimenti né chiedere una proroga. Così il 29 agosto Città Metropolitana ha di nuovo comunicato alla società i “motivi ostativi” all’approvazione del progetto. Se SMC non risponderà entro dieci giorni dal ricevimento della comunicazione l’ente metropolitano chiuderà definitivamente il procedimento. Ovviamente SMC potrà ritentare, presentano un nuovo progetto.
Una situazione curiosa quella di SMC. La controllante Waste Italia spa ha già presentato in aprile domanda di concordato e aveva annunciato che anche SMC aveva deliberato di presentarlo. Ma a quanto risulta a fine agosto SMC non l’aveva ancora fatto. In agosto la crisi è arrivata al vertice del gruppo industriale: lo stesso Gruppo Waste Italia ha presentato al Tribunale di Milano istanza di concordato.
Infine, il Comune e Città Metropolitana hanno previsto per fine agosto / inizio settembre un nuovo incontro in Prefettura per esaminare la questione delle discariche di Chivasso sia sotto il profilo finanziario sia sotto quello ambientale, entrambi preoccupanti.
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