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20 Luglio 2017 - 14:07
spogliatoi dannegiati presso l'impianto sportivo "Felice Morello"
C’era una volta un prato verde dove correvano i bambini di ieri, ragazzi e uomini di oggi. Inseguivano un pallone e il desiderio di fare, di quel gioco, il mestiere della vita.
Sono passati tanti anni, da quando il piccolo paese di Monteu da Po, non ha più la sua squadra di calcio a undici. Nè quella che disputava le categorie minori, nè tanto mena quella dei ragazzini.
Del bianco e del blu dei vecchi colori sociali è rimasto solo qualche borsone, in qualche cantina degli uomini di oggi.
Il campo sportivo, dedicato alla memoria di Felice Morello, vicino al cimitero del paese, è invece un monumento al degrado e all’abbandono.
“Il campo, che ha conosciuto un passato sportivo di tutto rispetto, da anni fatica a sopravvivere all’abbandono ed al degrado”, inforca l’ex sindaco, oggi consigliere comunale, Laura Gastaldo. Chiuso con ordinanza sindacale contingibile ed urgente nel 2014 a causa della sua impraticabilità, dovuta soprattutto alle devastazioni provocate dai cinghiali, e quindi per motivi di sicurezza ed incolumità pubblica, era stato poi riaperto parzialmente, rendendo accessibile la prima metà, a seguito di lavori di ripristino delle condizioni di sicurezza, in quella parte del campo, oltrechè alla rimozione dell’eternit presente.
“Un gruppo di volontari tra i profughi ospitati a Monteu aveva lavorato proprio per tale ripristino e continuavano a mantenerlo in ordine e praticabile - spiega l’ex sindaco -, ma purtroppo in questi ultimi tempi è stato completamente abbandonato a se stesso...”.
Il risultato è che l’erba è cresciuta alta ovunque, le reti delle porte sono state divelte, gli spogliatoi vandalizzati.
Oggi il campo è stato chiuso del tutto con ordinanza sindacale del 7 luglio.
Che ne sarà domani, chi lo sa.
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