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CHIVASSO. Crisi Waste, anche SMC deposita la richiesta di concordato preventivo

CHIVASSO. Crisi Waste, anche SMC deposita la richiesta di concordato preventivo

La discarica di Chivasso

Nei prossimi giorni SMC srl, la società proprietaria delle discariche di Chivasso, depositerà presso il Tribunale di Milano la richiesta di concordato preventivo “con riserva”. Ce l’ha confermato ieri l’ufficio stampa del Gruppo Waste Italia. La società Waste Italia Spa, che possiede il 100% di SMC, ha già depositato l’istanza il 31 marzo: ora toccherà alle controllate SMC e Faeco. La richiesta di concordato ha lo scopo di salvare l’azienda, di garantirne la “continuità”, come avverte il comunicato del 31 marzo: essa è prodromica a una successiva istanza di “concordato in continuità”. Come si ricava dalla visura camerale aggiornata, i dirigenti di SMC avevano assunto la decisione di chiedere il concordato già il 13 marzo. Ci chiediamo perché l’amministrazione chivassese non informi i cittadini e il consiglio comunale di fatti così importanti. A meno che non li conosca. Ma allora a che serve la presenza di Renato Cambursano nell’organismo di vigilanza interno di SMC? Ci poniamo la stessa domanda a proposito di un altro fatto avvenuto l’anno scorso: nel giugno 2016 SMC si è trasformata da Spa in Srl, società a responsabilità limitata. E’ importante questa trasformazione? Ce lo dovrebbe spiegare l’amministrazione. Nel 2014 SMC aveva interpellato Libero Ciuffreda: la società voleva nominare alla carica di presidente dell’organismo di vigilanza interna un chivassese, e chiedeva al sindaco un parere. Il sindaco – lo rese noto egli stesso in consiglio comunale – “segnala” a SMC il nome di Renato Cambursano. E SMC gli assegna l’incarico retribuendolo con 20.000 euro lordi l’anno. Cambursano spiegò ai giornali di avere accettato l’incarico non per i soldi ma esclusivamente per “mettere a disposizione la mia esperienza professionale e istituzionale al servizio della Comunità chivassese pur se all’interno di una società privata ma che gestisce una grande discarica sul nostro territorio”. Ora, quale “servizio” Cambursano rende alla Comunità chivassese se non la aggiorna nemmeno sulle vicende societarie di SMC? E il sindaco che lo ha segnalato che ne pensa? La visura ci informa anche che il 16 marzo l’amministratore unico di SMC Sebastiano Chizzali è stato sostituito da Alberto Errico. Soprattutto ci avvisa che l’intero capitale sociale di 364.000 euro è dato “in pegno” a un gruppo di investitori (PNB Paribas, Citibank, Citigroup, ecc.): sono presumibilmente i possessori dei 200 milioni di bond che costituiscono la parte più grande dell’indebitamento di Waste e dell’intero Gruppo Waste Italia. Torniamo al comunicato del 31 marzo: oltre a annunciare il deposito della richiesta di concordato preventivo da parte di Waste Italia e di SMC, il Gruppo rendeva nota un’altra importante decisione. Allo scopo di garantire la continuità aziendale, all’inizio del mese Waste Italia ha ceduto in affitto per 5 anni a Green Up il ramo d’azienda rifiuti. Come dire che l’ha affittata a se stessa: Green Up è infatti una società nata nel 2017 e controllata al 100% da Waste Italia. Waste Italia e Green Up hanno sede entrambe a Milano in via Giovanni Bensi 23. Ci siamo posti la domanda: anche il business rifiuti della chivassese SMC è stato affittato a Green Up? Sul sito di Green Up tra le “sedi operative” troviamo infatti anche la chivassese SMC. Contattato ieri, l’ufficio stampa del Gruppo precisa che l’attività delle discariche chivassesi resta a SMC. Parliamo solo dell’attività di discarica, perché dai siti del gruppo sembra risultare che l’impianto di sfruttamento del biogas di discarica è passato in affitto a Green Up. Nella scheda tecnica è così descritto: “impianto di smaltimento biogas e di recupero energetico costituito da una centrale di estrazione e combustione fornita di due torce e da un motore  a coogenerazione per la produzione di energia da fonti rinnovabili”.
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