E’ un centrosinistra con le ossa rotte quello che si ritrova all’indomani delle primarie vinte da Claudio Castello, seppur quest’ultimo sia il candidato ufficiale del Pd. Non foss’altro perché, tra i principali sponsor dell’altra Claudia (Buo, ndr), c’erano quasi tutti i big locali: da Gianna Pentenero a Renato Cambursano, passando per Gianni Pipino e il sindaco Libero Ciuffreda. Tutti ad esaltare l’alta affluenza, nessuno ad affrontare la realtà di petto. Tranne uno... “In bocca al lupo a Claudio Castello, ora bisogna mettersi subito all’opera per definire le liste e un programma da condividere con i chivassesi - la prende larga l’assessore regionale Gianna Pentenero -. Il dato sulla partecipazione è positivo: a queste primarie si sono avvicinate molte persone, oltre ogni aspettativa. Ringrazio i due candidati che si sono confrontati in un clima di rispetto e lealtà, ora sarà compito di Castello riunire il Centrosinistra e guidare la coazione alle elezioni dell’11 giugno”. “Tanta gente è andata a votare - le fa eco Gianni Pipino -. Ferme restando alcune perplessità sullo strumento, è indubbio che le primarie siano state un trampolino di lancio non irrilevante. Uno dei timori era la partecipazione di un evento organizzato in 15 giorni e nessuno si sarebbe aspettato 1050 persone. Il risultato così netto e inequivocabile non lascia spazio a discussioni. Il candidato è Claudio e si lavorerà per la campagna elettorale. E’ il candidato di tutti, anche di chi aveva manifestato l’orientamento di un candidato piuttosto che un altro. Tutti convintamente. Questa è la strada che percorreremo. I ragionamenti che si sono fatti ieri e l’altro ieri sono acqua passata. Poi è giusto che chi ha vinto la competizione costruisca un percorso. Cioè che sia Claudio a guidare adesso a stabilire con chi si va e dove si va”. “Io ho fatto quello che mi aspettavo - commenta la sconfitta, Claudia Buo -. Speravo di arrivare a 350 voti e sono arrivata a 386... Claudio ha fatto un vero exploit, complimenti. Ha saputo intercettare più sensibilità rispetto a me. Ringrazio chi mi ha sostenuto e resto ovviamente a disposizione”. Amareggiato, e non lo manda a dire, com’è nel suo stile, l’ex sindaco Renato Cambursano, tra i principali sponsor della Buo. “Quello che vediamo oggi è un errore clamoroso della segreteria del Pd - commenta il principe del Boschetto -. Io non sono andato a votare: sono andato in montagna, anche se pioveva. Le primarie non si dovevano fare e Claudia non doveva partecipare. Gliel’ho anche detto. Sono diseguali e i risultati traditori: sappiamo tutti come funzionano, i meccanismi che le regolano. Anche l’altro giorno si sono visti personaggi che era meglio non emergessero: sono ricomparsi a votare con famigliari, amici, ecc... ecc... Con uno scenario del genere, non mi resta che fare gli auguri a Chivasso. Io non farò campagna elettorale, per me finisce qui. Vorrà dire che per qualche altro candidato la strada verso l’elezione sarà non in discesa, ma di più: un’autostrada a sei corsie! Aspetto con ansia i primi dibatti pubblici...”. Nel partito dei soddisfatti c’è, invece, il vice sindaco Massimo Corcione: “Queste primarie sono state un esempio di bella partecipazione democratica: così tanti votanti sta a significare che le persone hanno voglia di partecipare. Ora che si è trovato il candidato, il Pd e l’intera coalizione devono mettere in campo un progetto serio per la città, credibile ed accattivante, con persone che abbiano voglia di fare”.
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