Nello scorso Consiglio comunale, tra i vari punti all’ordine del giorno, tutti approvati all’unanimità a tempo di record, c’è anche stata l’approvazione dello schema di bilancio di previsione 2017-2019. In qualsiasi altro Comune gli argomenti sul tavolo avrebbero portato ad un’accesa e lunga discussione, ma qui siamo a Casalborgone e le decisioni che vengono dall’alto non si discutono, si approvano e basta. È ormai risaputo che il capogruppo di minoranza Giuseppe Roggero ha oltre 10.000 buoni motivi per assecondare ed appoggiare, senza battere ciglio, qualsiasi nefandezza venga proposta in Consiglio Comunale e come lui anche Romina Dalozzo che, da quando siede in Consiglio Comunale al posto di Davide Maffucci, ha sempre approvato tutto senza fiatare, in totale disprezzo del mandato ricevuto dagli elettori. Ma questa volta la cosa è ben più grave del solito, visto che tra le varie delibere è anche stato approvato nel bilancio di previsione 2017/2019 l’inserimento di ben 304.000 euro per il solo 2017 per lo sviluppo e la valorizzazione del turismo, neanche fossimo a Sanremo, a fronte dei 50.000 euro del 2016, utilizzati in gran parte per distribuire contributi alle varie associazioni. Per capire quanto è spropositata la cifra, bastava confrontarla con le spese previste a bilancio per lo smaltimento dei rifiuti che sono passate da 250.000 euro del 2016 a 255.000 per il 2017. Pare incredibile ma a Casalborgone si prevede per il 2017 un aumento di spesa per il turismo di ben 154.000 euro, mentre per lo stesso anno, l’incremento per la raccolta rifiuti è di 5.000 euro. Almeno questo doveva saltare all’occhio. L’Assessore al Bilancio Fabrizio Conrado ha quindi deciso che per il turismo ogni casalborgonese, neonati compresi, dovrà spendere 160 euro. Ai Consiglieri questo sembra normale? È ormai certo che non esiste l’opposizione, Giuseppe Roggero e Romina Dalozzo si sono dimostrati, spudoratamente, parte integrante della maggioranza. Nel 2012 hanno ingannato gli elettori, proponendosi in una lista che si diceva “in contrapposizione” alla lista di Cavallero. È ormai chiaro a tutti che si trattava solo di una “lista civetta”. Per capire che l’unico scopo di questa lista era il garantire la vittoria di Cavallero, basta ricordare che la presentatrice della lista era Francesca Guerra, alla quale Cavallero ha subito ricambiato il favore, abolendo il tratto di senso unico fino alla sua abitazione del centro storico. Non ci sarà quindi da stupirsi se gli attuali consiglieri di minoranza, gettata la maschera, si presenteranno alle prossime elezioni nella lista di Cavallero, anche se, vista la loro affidabilità, ed ormai inutilità politica, potrebbero essere lasciati fuori dai giochi anche da lui, considerato che questa volta il trucchetto elettorale, con loro, non funzionerebbe più.
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