AGGIORNAMENTI
Cerca
31 Gennaio 2017 - 09:18
FOTO A SOLO CARATTERE DESCRITTIVO
Stop all’inceneritore della LIRI: l’autorizzazione è stata revocata dalla Città Metropolitana.
“Questa sì che è una notizia importante!” – è il primo commento che si potrebbe fare. Una notizia capace di far tirare un sospiro di sollievo ai tanti che negli anni si erano battuti contro quella presenza inquietante, contro un impianto nato già vecchio ed installato fra mille misteri. Da tempo ci si interrogava sul suo destino, visto che l’azienda era in fase di smantellamento, ma nulla si sapeva. Anzi, serpeggiava il sospetto che, vista la perdurante crisi produttiva, si intendesse utilizzarlo per bruciare i rifiuti prodotti da altre aziende.
Nei fatti non c’è da gioire troppo perché i problemi non sono finiti. Quel che colpisce tuttavia è che la revoca non è di oggi ma di… quattro mesi fa e che l’impianto risulta essere fermo dal settembre 2103, ancor prima che la proprietà dello stabilimento passasse dalla russa SAFON alla turca GENTAS. Chi lo sapeva? Pochi addetti ai lavori, probabilmente: di informarne la popolazione in modo ufficiale non è evidentemente sembrato opportuno a nessuno. Se n’è accorto un lettore attento degli atti pubblici, che ce lo ha segnalato. Lo aveva trovato cercando altri provvedimenti sul sito della Città Metropolitana ma non era così facile da scovare: si trattava infatti di una determina dirigenziale, ben più numerose delle delibere ed alle quali è difficile tener dietro. Sul sito del Comune di Pont nessun avviso è mai comparso
Si chiude così, dopo quasi diciotto anni, una vicenda che aveva diviso i cittadini tra loro e dai pubblici poteri.
Dicevamo però che c’è poco da rallegrarsi: l’impianto non è stato chiuso a causa delle sue criticità ma perché non serviva più ai suoi utilizzatori e quindi la sua fine è diretta conseguenza della chiusura dello stabilimento, con quel che ne consegue in termini occupazionali. Quanto ai problemi dello smaltimento, quelli restano aperti.
I problemi non sono finiti
La vicenda dell’inceneritore LIRI è dunque conclusa? Non proprio, dal momento che la GENTAS avrebbe dovuto dimostrare l’avvenuto smaltimento di tutto il materiale presente presso l’impianto e ripristinare il sito secondo il Piano di Bonifica: questo le aveva richiesto la Città Metropolitana il 20 giugno 2016. Non essendo arrivate risposte e trascorsi i novanta giorni previsti dalle norme, il 21 settembre 2016 il Dirigente dichiarava revocata l’autorizzazione ma la restituzione della cauzione e l’utilizzo del sito di stoccaggio sarebbero stati subordinati la prima al rispetto delle prescrizioni previste in caso di fine esercizio, la seconda al conseguimento dell’Autorizzazione Unica Ambientale per le Emissioni in Atmosfera. Ovviamente l’azienda avrebbe dovuto ottemperare anche alle altre condizioni richieste in precedenza. Il tempo previsto era di altri 90 giorni, quindi fino a poco prima di Natale.
Si attendono notizie…
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.