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Tares, chi è che pagherà di più...

Tares, chi è che pagherà di più...

rifiuti

Con l’arrivo della TARES, qualcuno tra i contribuenti pontesi vedrà migliorare la situazione rispetto allo scorso anno ma per la maggior parte di loro i moduli di pagamento, che stanno arrivando in questi giorni, rappresenteranno una mazzata. Ad essere colpite saranno soprattutto alcune categorie commerciali, le seconde case, le famiglie numerose. “Per i commercianti – hanno detto in consiglio comunale gli amministratori ed il dottor Conti, il tecnico che ha messo a punto il programma per i conteggi – l’aumento medio sarà del 30-35% ma si terrà conto della qualità e quantità dei rifiuti prodotti. Per legge le utenze non domestiche sono suddivise in 25 categorie. Fino a metà classifica non ci saranno aumenti rilevanti ed in alcuni casi si riscontreranno delle leggere diminuzioni: ad esempio, nella Categoria 11 (che comprende edicole, farmacie, tabaccherie)le simulazioni effettuate dicono che, per un locale di 92 metri quadri, si pagheranno 259 euro in totale (comprese le maggiorazioni destinate alla Provincia ed allo Stato)”. All’opposto, lieviteranno i costi per i negozi di Frutta e Verdura mentre i bar pagheranno “quasi il 100% in più rispetto agli autosaloni”. Non va meglio per le utenze domestiche, sebbene la suddivisione dei costi sia stata effettuata in modo da addossare ad esse il 16% degli aumenti ed a quelle commerciali l’84%. Ci rimetteranno le famiglie numerose e le seconde case. Sempre secondo la simulazione effettuata, un appartamento di 100 metri quadrati, con la TARSU avrebbe pagato per quest’anno 186 euro (che vi abitassero una, due od otto persone); con la TARES ne pagherà 189. Si tratterebbe di una differenza irrisoria se non fosse che i 189 euro riguardano chi vive solo. Per tre persone siamo già a 306 euro, per quattro a 345; con cinque il costo è raddoppiato. Poi ci si ferma. E veniamo alle Seconde Case. “Per i fabbricati senza residenti – ha spiegato Conti – la legge impone un limite minimo ed uno massimo: ovvero si possono calcolare da una a sei persone. A livello nazionale si decide sempre per considerarne due, essendo il più verosimile. Per chi ha più di una Seconda Casa, verranno sommate le superfici nel calcolare la quota fissa ma quella variabile verrà applicata una sola volta”. Naturalmente, e merita sottolinearlo, tutto il lavoro svolto da amministratori e funzionari comunali per stabilire le tariffe ed effettuare i conteggi, varranno (a Pont come in tutt’Italia) per due mesi: la TARES, infatti, verrà applicata solo per il 2013; il prossimo anno cambierà di nuovo tutto. L’imposta andrà pagata entro il 16 dicembre poiché i Comuni – dicono gli amministratori - “devono farsi esattori per conto dello Stato”. A casa non arriverà la consueta bolletta ma un “Modello F 24”. Il saldo – è stato spiegato – viene scomputato dall’acconto e, se la prima rata non è stata pagata, non viene conteggiato in questa sede: si provvederà in altro modo”. Il confronto in consiglio comunale ha visto toni pacati e scarsa “vis polemica” da parte delle opposizioni. “Se dicessi NO, non avrei alternative da proporre – ha ammesso Massimo Motto – Potrei dire: facciamo pagare di più gli esercizi commerciali e le Seconde Case (dove mi pare che il conto sia stato fatto considerandone l’utilizzo da parte di due persone). Bisogna spiegare alle gente il perché si ritroverà a pagare così tanto. Speriamo almeno che il servizio funzioni…”. Tra i consiglieri presenti (quelli di opposizione erano tre su cinque) solo Panier si è astenuto.
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