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NOLE. Perchè il Comune non può dire di NO alla discarica

All’incontro tenutosi la scorsa settimana, presso gli uffici situati di fronte alla discarica, tra i cittadini, il sindaco Luca Bertino e Giorgio Perello, direttore del SIA, c’è chi si è chiesto come mai a Druento siano riusciti a opporsi al conferimento di tutti questi rifiuti che stanno arrivando in questi giorni. Il motivo? Perchè nella discarica druentina possono essere conferiti soltanto RSA, ovvero Rifiuti Solidi Assimilabili, a differenza della discarica di Grosso dove invece possono arrivare gli RSU, Rifiuti Solidi Urbani. I primi non hanno odore, i secondi puzzano. “I rifiuti ci sono arrivati per trenta giorni - spiega il sindaco di Druento Sergio Bussone - ma poi ci siamo ribellati”. In quel periodo ne ricevevano 200 tonnellate al giorno. E, anche in questo caso, i cittadini si sono lamentati e il primo cittadino ha convocato un Consiglio comunale aperto per discutere con loro del disagio e tenere tutti al corrente di quanto stava accadendo nella discarica. Poi il Comune ha fatto ricorso a Tar ed oggi la discarica è chiusa. Sta di fatto che il problema non è tanto la tipologia di rifiuti, quanto piuttosto la quantità. A causa di un guasto che ha l’inceneritore del Gerbido (Torino), dal 17 ottobre nella discarica di Vauda di Nole ogni giorno arrivano 600 tonnellate anziché 60. L’aria è sempre più pesante, soprattutto nei giorni ventosi e continua a permanere in frazione Vauda di Nole e nel Comune di Grosso. La situazione dovrebbe rimanere tale fino al 17 gennaio. Intanto tra le stanze del palazzo comunale nolese, il primo cittadino Bertino sta pensando ad un incontro pubblico per confrontarsi proprio sul disagio vissuto dalle persone che respirano il fetore. Alcuni residenti stanno pensando addirittura di trasferirsi. Quasi tutti resteranno ma sul ‘piede di guerra’.
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