Un altro servizio tolto al presidio di Lanzo o un costo in meno? Dal 19 dicembre sarà trasferito a Ciriè il ‘Day hospital onco - ematologico che era stato insediato qui per fare in modo che a Ciriè fossero eseguiti dei lavori per l’adeguamento del reparto. La ristrutturazione dovrebbe elevare gli standard organizzativi, strutturali e tecnologici ma intanto in paese c’è chi pensa che il presidio di Lanzo stia perdendo sempre più funzionalità, a furia di togliere reparti. “Ci siamo battuti per aver l’anestesista presente - dice il sindaco Ernestina Assalto - ma purtroppo di fronte alle disposizioni di legge non possiamo fare nulla. Comunque non verrà tolto tutto il servizio ma ci sarà uno sportello attivo due volte a settimana”. Non è convinto il consigliere di minoranza Stefano Martini. “A questo punto mi chiedo se dobbiamo ancora considerarlo un ospedale - ribatte Martini - Mi sembra assurdo che un presidio di quella che viene chiamata ‘città’, non possa avere un’anestesista. Mi chiedo anche se poi sia così conveniente trasferire tutto il servizio a Ciriè piuttosto che mantenerlo attivo a Lanzo, pagando solo un’anestesista”. A Lanzo continuerà a restare operativo il Centro Accoglienza e Sevizi (CAS), che è il primo riferimento a cui deve rivolgersi un paziente affetto da un problema tumorale. Qui sarà possibile continuare a fare le attività di diagnosi, impostazione della terapia appropriata, somministrazione della terapie oncologiche e terapie di supporto, oltre ai controlli periodici. “Quel servizio era già previsto per Ciriè - puntualizza il direttore dell’Asl To4 Lorenzo Ardissone - Non deve essere interpretato come una novità nè come una perdita di un servizio. È dallo scorso marzo che parlavamo di questo trasferimento necessario perchè per la normativa il ‘Day hospital’ deve avere il suo reparto, il Dipartimento di d’emergenza e accettazione (DEA), e l’anestesista che ovviamente deve avere tutta l’attrezzatura adeguata”. Stando a quanto se ne sa, la primavera scorsa si è svolto un incontro tra il Comitato difesa Ospedale di lanzo, il sindaco e l’ASL in cui sono state annunciate tutte le intenzionidi trasferire il servizio. “In ogni caso non bisogna pensare che il presidio di Lanzo stia perdendo servizi - aggiunge Ardissone - Restano sempre 90 posti letto, la lungodegenza e l’hospice”. Per compensare il reparto che verrà trasferito, la dirigenza Asl ha già comunicato che sarà istituto un servizio di ‘medicina d’iniziativa”. Si tratta di un modello assistenziale di gestione delle malattie che si rivolge al paziente prima ancora che questo si rechi in ospedale, ‘andandogli incontro’ ed evitando così che le patologie si aggravino. “Credo che l’ospedale abbia bisogno di cose più pratiche”, commenta il consigliere Martini.
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