PUBBLICATO SU LA VOCE DEL CANAVESE DEL 18 OTTOBRE 2013 Qualcuno si è lamentato con il vicino di casa e basta, qualcuno ci ha subito chiamato e qualcun altro si è seriamente preoccupato, fintanto da ipotizzare una denuncia alla locale stazione dei carabinieri. La notizia è questa. La scorsa settimana un non ben precisato impiegato, si sarebbe messo a telefonare a mezzo mondo con particolare riguardo, per la verità, “al mondo dei commercianti” per convincerli a fare pubblicità su un giornalino del sindaco, in fase di stampa. Il problema più che nella sostanza, è, a ben vedere nel metodo. “Chiamo dal Comune. Il sindaco mi ha detto di dirle. Il sindaco gradirebbe. Il sindaco vorrebbe....”. e questa cosa non assomigli un po’ a cronache tratte dal film “Mi manda Picone” è ancora tutto da dimostrare. Ma quel che puzza di più, in verità, è quel “telefono dal Comune”. Un modo di proporsi che evidentemente genera imbarazzo. Vogliamo ancora credere che tutto sia nato casualmente e non invece costruito ad arte per “indurre - come direbbe un giudice - la persona a credere una cosa che non è...”. Maria, il nome è di pura fantasia non ha dubbi. “Ve lo giuro! Mi ha detto: telefono dal Comune. Due minuti dopo, sarà anche casuale, mi è arrivata un’altra telefonata dal comune per una mia pratica in corso...”. La denuncia è talmente circostanziata che non si può certo lasciar cadere. Due minuti dopo siamo al telefono come gli inviati di Striscia la notizia con una certa Giulia Cantamessa di Rubiana. “Si! E’ vero! C’è una persona che fa riferimento a me e che telefona dal Comune - ci dice - Ci hanno dato una stanza e un telefono....”. Però... E’ l’agente? Ma lo sa quel che dice? “Ha detto una cosa del genere? - continua Cantamessa - Intendo dire che il sindaco non ha detto di dire.... L’avrà fatto per convincere il cliente.... Lo so che è da denuncia, ma io ora glielo dico. Gli dico di non farlo più...”. La telefonata evidentemente molto più lunga e decisamente più spassosa l’abbiamo registrata (si sa mai...), ma a prescindere da un’umana comprensione di chi cerca di mettere insieme il pranzo e la cena, quel che ci fa rabbia, continua ad essere un’amministrazione comunale che continua a non governare alcunchè, neanche in grado di gestire la messa in stampa di un giornalino da quattro soldi. A capo della baracca il solito sindaco quello per intenderci che predica bene (eccome se predica) ma razzola malissimo anche sulle cose più semplici. Fa un bando di concorso, scrive a carattere cubitali che non vuole scucire un euro e poi mette a disposizione, gratis et amore dei, stanza e telefoni, peraltro senza premurarsi di capire come verrà svolto il lavoro.... Povero lui. Poveri noi. Povera Chivasso. L’equivoco di una società la “Servizi Editoriali di Cantamessa Giulia” che ha vinto l’appalto per la realizzazione di un giornalino comunale, sta tutto nel come si propone o si proporrà agli eventuali inserzionisti. Non trattandosi di un servizio pubblico, ma di un semplice giornalino esiste infatti una zona grigia: far pensare o far credere ad un commerciante di poter ricevere in futuro un trattamento di favore. Che lo faccia un assessore, un consigliere comunale o un agente di una società privata che ha ricevuto l’appalto poco importa. Non può essere così e se lo fosse e potesse essere dimostrato, si tratterebbe, infatti, di una forzatura, perseguibile per legge.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.