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17 Novembre 2016 - 10:20
Gli Americani, eleggendo Trump, hanno dimostrato che é possibile sconfiggere i potentati economici del sistema bancario mondiale. L’elezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti, così come la scelta degli Inglesi con la “Break-Sit” e l’elezione del sindaco Appendino a Torino, che ha battuto Fassino, dato per vincitore certo già al primo turno, sono la dimostrazione che gli elettori possono cambiare le cose. Sarà forse per questo che chi oggi governa sta cercando ogni metodo per rendere “incostituzionale il voto popolare”? Per il momento possiamo ancora votare, questo significa che, anche Casalborgone, potrebbero cambiare gli scenari cancellando definitivamente lo strapotere di alcune famiglie, che ormai perdura da oltre trentacinque anni, fatta eccezione per un breve periodo tra il 2009 e il 2011. Negli anni, sono cambiati i nomi, ma chi comanda e lo schieramento mai. È ormai consolidato il metodo: favori agli amici, e penalizzazioni “per chi osa schierarsi contro”. Un metodo talmente consolidato dall’aver dato i suoi frutti anche quando nel 2009, per la prima volta, la lista Cavallero, o meglio, la lista “della Gianna”, è uscita battuta dalle urne. Malgrado questo, in poco più di due anni, quegli stessi soggetti sono riusciti a condizionare i consiglieri di maggioranza, organizzando le dimissioni congiunte dei consiglieri di minoranza e maggioranza, al solo fine di fare cadere l’amministrazione a loro scomoda. Quelli stessi consiglieri che, oggi in minoranza, hanno nuovamente tradito il mandato degli elettori, sostenendo ed elogiando per l’intero mandato quella che doveva essere la loro controparte, ovvero, l’amministrazione Cavallero. É ormai noto che il capogruppo di minoranza, Giuseppe Ruggero, abbia più volte dimostrato un comportamento politicamente schizofrenico, prima da assessore e capogruppo di maggioranza, si comportava come consigliere di opposizione, poi, da consigliere di opposizione ha iniziato a comportarsi da consigliere di maggioranza, non solo sostenendo qualsiasi iniziativa della maggioranza e della Giunta Comunale, ma addirittura elogiando in consiglio comunale l’operato di questa amministrazione. Un’amministrazione comunale incapace di fare quanto promesso nel programma elettorale, ma che, in compenso, è riuscita a fare esattamente l’opposto. La parola più utilizzata nella campagna elettorale, proprio dalla lista Cavallero, è stata “Trasparenza”. Proprio l’amministrazione Cavallero si è invece dimostrata per nulla trasparente, tanto che spesso per vedere pubblicati gli atti è stato necessario ricorrere all’accesso civico. Cavallero ha avuto come priorità la modifica del regolamento del consiglio comunale, al solo fine di inserire il divieto di qualsiasi forma di registrazione nelle sedute pubbliche. Ha dell’incredibile, che questo sia avvenuto con una mozione presentata a firma congiunta dal consigliere di maggioranza Aghilar e da quello che dovrebbe essere di minoranza, Giuseppe Roggero. Ma questo non é l’unico esempio, basta ricordare tutta la vicenda legata al Vice Sindaco Fabrizio Conrado con i suoi molteplici ruoli: politici, amministrativi, e di titolare di un’azienda fornitorice di servizi agli enti pubblici, solo capace di aumentare il carico dei tributi comunali ai cittadini e con anticipazioni di cassa e mutui, di indebitare il Comune per i prossimi trent’anni. Anche in questo caso Roggero non solo, anziché svolgere il suo ruolo di garanzia e controllo, come sarebbe stato suo dovere di consigliere di minoranza, ha sempre difeso e sostenuto l’operato di Conrado, tanto da arrivare ad essere il promotore dell’instanza di decadimento del suo Capogruppo Davide Maffucci. Istanza presentata a seguito di una presa di posizione dello stesso Maffucci sul caso Trisoft Conrado, anche se ufficialmente si è utilizzato il pretesto delle tre assenze consecutive di Maffucci in consiglio comunale. Un’istanza presentata proprio da colui che, per tutto il mandato, é stato regolarmente assente ai consigli comunali due volte su tre. A questo punto c’è da augurarsi che i Casalborgonesi, decidano di aprire gli occhi ed alzare la testa, individuando ed eleggendo soggetti che siano pronti a portare avanti i reali interessi del Paese e non più quelli delle “famiglie che contano” e dei loro amici.
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