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Venaria: L’Atc vuole 7.623 euro Lei è malata e non li ha

Le sue disavventure cominciano nel 2008 quando le viene diagnosticata la sclerosi multipla recidivante, una malattia che la renderà inabile al lavoro. Da qui in avanti i problemi raddoppiano, triplicano e diventano insuperabili. “Ero addetta ad una mensa e non riuscivo più a stare in piedi - ci racconta - Ho dovuto licenziarmi e sono cominciati i problemi economici...” Qualche lavoretto lei, qualche piccolo lavoretto la figlia di appena 16 anni. Troppo poco per poter vivere dignitosamente. Toppo poco per riuscire a pagare la luce, il gas, il telefono, soprattutto l’affitto. “Il mio ex marito da qualche mese mi passa il mantenimento di 350 euro - ci guarda diritti negli occhi - e questa è l’unica entrata che abbiamo. Sono i soldi che ci permettono  di non cadere nel degrado totale...”. Ed è la storia di una donna disperata. E’ il racconto di una figlia costretta ad abbandonare gli studi per aiutare la mamma. E la tragedia di chi sul tavolo non riesce a mettere insieme nè il pranzo, nè la cena e si rivolge alla Caritas per sopravvivere. “Sono loro che ci danno da mangiare - quasi piange DanielaHo anche richiesto un aiuto agli assistenti sociali ma a quanto pare non abbiamo i requisiti   previsti dal regolamento”. La malattia è in progressione. Il 17 novembre Daniela ha in programma una visita all’Inps. “Ho richiesto l’aggravamento dell’invalidità - aggiunge  - Se me la concederanno avrei a disposizione una pensione minima. Così in questa situazione non posso lavorare, non posso camminare, non riesco a fare niente. Ci spero. Sarebbe la nostra salvezza...”. Ma c’è un altro problema oggi che incombe dietro l’angolo: lo sfratto. Se non paga gli arretrati degli ultimi 3 anni, pari a 7.623 euro, dovrà sgombrare l’alloggio. Dovrà andarsene via. Glielo ha comunicato l’Atc  ad Agosto dandole tempo tre mesi per saldare il conto. “Stiamo cercando di racimolare qualche soldo per pagare almeno qualche rata, ma sette mila euro, quasi otto mila sono tanti, dove li trovo. Non voglio essere buttata fuori di casa. Aiutatemi...” Il caso è adesso sulla scrivania a dell’assessore alle Politiche della Casa Claudia Nozzetti, che in passato si è dimostrata particolarmente sensibile ai problemi legati all’emergenza abitativa. “Convocherò la signora Daniela nei prossimi giorni e valuteremo insieme le  possibilità d’intervento”, ci dice.
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