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26 Ottobre 2016 - 16:40
Il Vice Sindaco, assessore al bilancio e responsabile dei servizi finanzari del Comune di Casalborgone Fabrizio Conrado, evidenziando le proprie competenze e doti cinematografiche, nel rispondere ha interpretato un monologo, accigliato con voce impostata, fissando me, anziché Consiglieri del Gruppo di minoranza, autori dell’interrogazione, sull’articolo pubblicato su questo giornale il 13 settembre “Un conflitto d’interesse grande come una casa”. In merito all’articolo Conrado parla di persecuzione, di argomenti diffamatori mirati a screditarlo. Ma di cosa sta parlando Fabrizio Conrado? L’articolo in questione è un mero elenco di atti pubblici, dati oggettivi, non di supposizioni. Allora non rimane che spiegare a Conrado punto per punto. Inziamo dalla deliberazione di Giunta Comunale numero 44 del 2012, presieduta dallo stesso Conrado in assenza del Sindaco. L’abuso riguarda il limite di competenza della Giunta Comunale, che ha deliberato l’affidamento diretto a Trisoft anziché, come sarebbe stato corretto, deliberare di volersi avvalere di servizi esterni, demandando la scelta al responsabile del servizio attraverso l’individuazione del soggetto più conveniente all’amministrazione. Nella delibera della Giunta Comunale è ininfluente se all’epoca Conrado avesse dei rapporti con Trisoft o se nemmeno li conoscesse, lo stesso vale per l’altro assessore presente, Antonella Caramelino, il concetto è che non potevano individuare con una delibera a chi affidare l’incarico. Ammettiamo pure che all’epoca gli assessori non conoscessero Trisoft, ci si chiede allora per quale motivo hanno affidato l’incarico a sconosciuti, senza nemmeno il confronto economico con altri preventivi? È un fatto oggettivo che anche tutte le determine s abbiano integrato e ampliato gli incarichi a Trisoft, sempre richiamando la delibera di Giunta Comunale n° 44 del 2012. Questo è avvenuto fino al 24 dicembre 2014, vigilia di Natale e data dell’affidamento dell’ultimo incarico alla Trisoft e all’epoca Conrado, per sua stessa ammisssione nel Consiglio Comunale del 25 febbraio 2015, svolgeva attività di consulenza per Trisoft. Anche questo è un dato oggettivo. Così come è un dato oggettivo che nello stesso Consiglio Comunale citato, il gruppo di minoranza abbia presentato una mozione riguardante un possibile conflitto di interesse del Vice Sindaco, in quanto consulente di un’azienda concessionaria del Comune. Ed è un dato oggettivo che il Sindaco Cavallero si sia rifiutato di portare in Consigio Comunale la mozione, pur non avendo nessuna discrezionalità in merito. È un dato oggettivo che meno di due mesi dopo quel Consiglio Comunale Conrado abbia acquisito il 50% della stessa Trisoft, divenendone amministratore. Quello che è incomprensibile è l’ostinazione di Conrado nell’ultimo Consiglio Comunale, nell’insistere che il Comune non si è avvalso di consulenze ma di incarichi a scavalco. Nell’articolo si parla di consulenze solo riferite a quelle di Conrado consulente di Trisoft, non dei dipendenti a scavalco. Forse è un po confuso ed è bene ricordare a Conrado che lo strumento dello scavalco, consentito ai Comuni con meno di 5.000 abitanti, è considerato uno strumento eccezionale, con limitazioni ben precise, tanto che, sullo stumento dello scavalco la risoluzione n°15/2009 della Regione Piemonte recita: ”...ai sensi articolo 3 decreto legislativo 66/2003, la durata settimanale dell’orario di lavoro non può in ogni caso superare la durata media di 48 ore settimanali con riferimento ad un periodo non superiore a quattro mesi.” inoltre Corte dei Conti della Regione Lombardia nel parere dell’8 ottobre 2013 cita: ”... i rapporti “a scavalco d’eccedenza” disciplinati dall’art. 1, comma 557 L.F. 2005, in quanto incentrati sull’’uso di uno strumento giuridico preciso quale la “convenzione”, rientrano nell’ambito applicativo dell’art. 9, comma 28, del D.L. n. 78 del 2010: pertanto, il Comune, dovrà ridurre la spesa complessiva per i contratti “a tempo determinato o con convenzioni ovvero con contratti di collaborazione coordinata e continuativa”, in una misura pari al 50% di quella sostenuta nel 2009”. Sono stati rispettati questi parametri? Effettuare determine di incarico a scavalco rientranti nei termini per poi riproporle alla scadenza pare una forzatura dei disposti di legge. Diventa difficile comprendere come siano stati legittimamente possibili tutti gli incarichi a scavalco citati nell’articolo, relativi a Comuni che si avvalgono dei servizi di Trisoft. Nel suo molonlogo Conrado ha citato anche un incarico a scavalco, non menzionato nell’articolo, riferito a un dipendente del Comune di Torino, non sarà certamente l’unico che non ho citato, sono già tanti quelli elencati. Conrado, si è dimenticato di parlare dell’incarico a scavalco del 1 dicembre 2015, assegnato a un dipendente del Comune di Mombello, che in base alla determina dello stesso Comune del 27 gennaio 2016 è stato autorizzato ad essere assunto part time dalla Trisoft, di cui Conrado è amministratore, una pura coincidenza sicuramente. Secondo Conrado e Cavallero, informare di situazioni oggettive riportate in documenti pubblici è diffamazione e stalking. Da quanto avvenuto nell’ultimo Consiglio Comunale pare che
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