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MONTEU DA PO. Il miglior antifurto? Gli occhi del tuo vicino…

Il miglior antifurto? Gli occhi del tuo vicino.

La serata di venerdì 7 ottobre, presso il teatro comunale di Monteu da Po, è stata caratterizzata da un incontro organizzato dall’amministrazione con l’associazione “Controllo del Vicinato” che ha visto la presenza di un numeroso pubblico.

Il sindaco Laura Gastaldo nella sua introduzione ha spiegato: “Questo incontro sulla sicurezza del nostro paese segue gli altri già realizzati come quello con le forze dell’ordine; è mia intenzione continuare su questo tema che ha l’obiettivo di unire i cittadini nella solidarietà per contrastare la criminalità  e non solo”.

E’ poi intervenuto Massimo Iaretti, referente regionale dell’associazione che, tra un esempio e l’altro,  ha così spiegato: “Monteu si trova all’interno della dorsale trasversale formata da più province. Su questo terreno opera una deliquenza minuta che attraverso un controllo ben coordinato può essere individuata e così sventare i numerosi furti e truffe, specialmente agli anziani. La nostra  deve essere una desistenza passiva e non vogliamo assolutamente essere confusi con le ronde o altro; se vediamo qualcosa di sospetto bisogna segnalarlo alle forze dell’ordine, al 112. Ma non è il singolo cittadino che lo può fare ma anche il gruppo che si forma in rete:  tutti possono essere informati di un qualcosa che potrebbe nuocere non solo a sé stessi ma  anche al vicino e al vicino del vicino: una solidarietà che non può che farci del bene”.

Ferdinando Raffero, referente dell’associazione per la Città Metropolitana, ha parlato di monitoraggio del territorio, attraverso la catena telefonica dei vari gruppi nelle zone in cui c’è un coordinatore e al tale proposito è intervenuto Diego Innocenti, che segue la zona di San Mauro,  che ha ribadito che non è “non farsi gli affari propri” ma il segnalare eventuali anomalie sul territorio ai vicini è un’operazione che interessa non solo gli anziani per le truffe ma tutte le fasce d’età, compresa quella dei minori che a volte sfuggono ai controlli della famiglia.

Sono intervenuti alcuni cittadini esprimendo perplessità ma anch sostegno all’iniziativa. 

I responsabili dell’Associazione hanno così concluso: “Noi siamo dei volontari e al Comune non chiediamo nulla, abbiamo realizzato un cartello che può essere collocato nella zona dove esiste un controllo del vicinato con un coordinatore”. Vedremo presto se questo cartello verrà affisso, intanto cominciamo a osservare di più, a parlare con il nostro vicino ma non solo per i “pettegolezzi” ma con lo spirito di solidarietà rivolto verso coloro che hanno fatto del crimine la loro principale attività di vita. 

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