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CHIVASSO. Discariche: a Montanaro il Pd dice no, a Chivasso...boh!

Il Partito Democratico di Montanaro è contrario all’ampliamento delle discariche di Chivasso. Che potremmo anche chiamare le discariche “di Montanaro”: il documento, scaricabile dal sito del partito e firmato dalla consigliera Angela Carbone, fa infatti notare che le discariche sono più vicine al centro di Montanaro (1.500 metri) che a Chivasso (4.500 metri). Aggiungiamo che l’anno scorso a Torino, in conferenza dei servizi, i tecnici di Città Metropolitana ammisero che gli odori emanati dal nuovo impianto potrebbero raggiungere il centro di Montanaro. La stessa osservazione vale per il fumo di eventuali incendi, come quello sprigionatosi due anni fa dai capannoni dei pneumatici. 

Com’è noto il progetto Wastend si compone di una nuova discarica, o ampliamento di quelle esistenti, e di un impianto per il recupero e riciclo di materiale dai rifiuti. In base al progetto la discarica sarà operativa per 12 anni, mentre l’impianto di riciclo ha una durata prevista di 20 anni. Il PD montanarese si chiede: negli ultimi otto anni dove saranno portati gli scarti dell’impianto di riciclo, che sono anch’essi rifiuti? E mette le mani avanti: non pensateci nemmeno a scavare qualche buco nel territorio del nostro Comune. Ci avete già provato tre anni fa col progetto Kilometro Verde e vi abbiamo spiegato che il nostro territorio non si tocca. Non si deve toccare perché è inadatto ai rifiuti: in parte per la “presenza di terre argillose e falda molto superficiale, poste a Nord di Chivasso” (zona delle Moiette tra Vallo, Boschetto e Montanaro)”, in parte per la ricchezza di siti di interesse storico culturale tra Boschetto e Montanaro. 

Il documento critica anche la tesi, sostenuta dalla società SMC e dal Comune di Chivasso, secondo cui l’ampliamento delle discariche non comporterebbe aumento del consumo di suolo. E’ vero – replica la consigliera Carbone – che non verrebbero coinvolte aree esterne al perimetro delle attuali discariche. Ma è altrettanto vero che i 1.132.000 metri cubi di rifiuti in più, perché a tanto ammonta l’ampliamento, da qualche parte bisogna metterli. E per trovare dove metterli verranno riempiti gli avallamenti fra una discarica e l’altra, saranno abbattuti capannoni per scavare un invaso al loro posto, e infine l’altezza delle discariche sarà aumentata di 19,5 metri. Insomma, non prendeteci in giro: le discariche non si allargheranno in orizzontale ma saliranno in verticale. Le colline di spazzatura diventeranno più alte e massicce. Un altopiano al posto di quattro “cime”. Il documento fa ironicamente notare che il primo progetto di discarica di regione Pozzo prevedeva che, riempite le vasche, sarebbe stato realizzato “un campo da golf a nove buche con relativa club house”…

Mentre quello di Montanaro si esprime, il Partito Democratico di Chivasso tace. Così come tace l’amministrazione comunale chivassese, che in pratica è un monocolore PD e quindi coincide col partito (i consiglieri Scarano, Michele Scinica e Barengo approvano sempre e comunque e tanto varrebbe che lasciassero sui banchi del consiglio la loro fotografia). Una spiegazione di tale comportamento ci sarebbe. In fondo le discariche sono più vicine a Montanaro: a noi piddini chivassesi cosa importa? Cavoli loro. Ma non è così. Le falde intorno alle discariche sono contaminate, e le acque sotterranee scorrono verso Sud-Est, verso il territorio chivassese. Così come attraversa tutto il territorio di Chivasso, per irrigarne le coltivazioni, la roggia Campagna, nella quale le discariche versano l’acqua di seconda pioggia…5

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