“I miei primi cento giorni di mandato? Per me un periodo di grande attività nei banchi della minoranza”. Tempo di bilanci, a Brusasco, dopo i primi tre mesi di governo dell’amministrazione di Luciana Trombadore. Com’è cambiato il paese? Che aria tira dentro e fuori il Palazzo municipale? L’abbiamo chiesto, questa settimana, ad una dei tre consiglieri comunali di opposizione, Isabella Agusta, capogruppo di “Progettiamo per Crescere”. In questi primi cento giorni di mandato ha inondato la segreteria del sindaco e della Giunta di interrogazioni, mozioni, interpellanze. “Ma quante ne fa?!”. Dicono, in piazza. Sicuramente tante, più di quanto non fossero abituati da queste parti nei due mandati del sindaco Franco Cappellino e della minoranza di Fabrizio Vercelli e Marco Rigazzi. “Sicuramente questi primi cento giorni li posso definire di grande attività dai banchi della minoranza - sorride, al di là del telefono, Agusta, che nella vita è anche compagna dell’ex sindaco Giulio Bosso -. L’ho già detto più volte: il mio è e sarà un ruolo di controllo e stimolo all’Amministrazione comunale”. Sono già dieci le interrogazioni presentate, cui s’aggiunge una mozione. Se non è un record, poco ci manca. Si spazia dalla corretta gestione procedurale, con l’istituzione della conferenza dei capigruppo, alla viabilità, ai trasporti, al problema di Palazzo Alice, ai rapporti con i Comuni vicini. “Da subito ho notato da parte della maggioranza una scarsa e superficiale conoscenza della macchina e delle procedure amministrative e certamente l’assenza del segretario comunale titolare o in convenzione ha influito negativamente sull’attività della Giunta e del Consiglio - spiega il consigliere di opposizione -. Il mio ruolo continuerà ad essere di attento controllo, ma anche di proposta per quelle iniziative che erano contemplate nel programa elettorale del mio gruppo: prova ne sia la redazione con il sindaco e vicesindaco del documento inerente il Mab Unesco”. “Per me è valida e collaborativa anche la figura del capogruppo di maggioranza con il quale vi è un confronto leale e sincero - aggiunge -. Ad oggi, il bilancio è positivo e mi conforta la consapevolezza di conoscere la macchina amministrativa meglio di quanto pensassi... Forse le persone a Brusasco non sono abituate a vedere nel proprio Consiglio comunale, ai tavoli della minoranza , persone così preparate, puntuali e precise. Ritengo che questo sia il modo migliore di lavorare e come ho detto in precedenza, laddove vi sarà occasione e condivisione di intenti, anche di tendere una mano ed aiutare per il bene del mio paese”. “Nella parola che descrive il mio ruolo sta la chiave di lettura del mio operato - conclude Isabella Agusta -. Sono un consigliere comunale e spesso dietro a quelle che vengono viste solo come critiche, ci sono molti consigli e soluzioni ai problemi. Una critica ha tante sfaccettature... anche positive”. A buon intenditor, poche parole.
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