AGGIORNAMENTI
Cerca
09 Settembre 2016 - 09:51
Finalmente il Comune di Casalborgone interviene per la messa in sicurezza dell'argine franato coinvolgendo la parte terminale di strada Gora.
Malgrado da anni i residenti in strada Gora attendessoro l'esecuzione delle opere, ora subiscono il disagio arrecato dal Comune che ha chiuso la strada, senza preavviso, con un’ordinanza sindacale in vigore dal 22 di agosto scorso a fine lavori. È proprio quest'incertezza sui tempi che preoccupa i residenti in strada Gora. Cerchiamo di approfondire la questione recandoci sul posto, ove troviamo il cartello di cantiere per nulla conforme con quanto previsto dall’art. 27, comma 4 del d.P.R. 380/2001 che obbliga, a pena di sanzioni, ad esporre il cartello di cantiere, che in base alla circolare del Ministero dei lavori pubblici n. 1729/UL del 1° giugno 1990, che per i lavori pubblici è stabilito delle dimensioni minime di un metro di base per 2 metri di altezza. Diciamo che la “non conformità” del cartello di cantiere dovrebbe prevedere una sanzione nei confronti del direttore dei lavori che in questo caso, come in tutti gli altri casi da quando è in carica la Giunta Cavallero, fa capo al Geologo Paolo Sassone, che come sempre ha ottenuto l'incarico diretto senza alcun bando, sia per la progettazione dell'opera, sia per la direzione lavori. È vero che la norma lo consente, ma solo se si dimostra che la scelta è vantaggiosa per l'ente, ed è stata adeguatamente pubblicizzata con la massima trasparenza. Cosa difficile da dimostrare in mancanza di altre offerte e della pubblicazione sul sito comunale nell'apposita area riservata a bandi e inviti. Così come è difficile immaginare che il Comune possa sanzionare il direttore dei lavori, considerato che nel 2009 Paolo Sassone era candidato, anche se non eletto, proprio nella lista di Cavallero. Ma le irregolarità, se vogliamo puramente dimensionali, non sono l'unica anomalia di quel cantiere. In particolare, nel caso di appalti pubblici devono essere specificati nel cartello di cantiere: scomposizione dell’importo dei lavori tra opere a base d’asta e oneri sicurezza. In questo caso compare solo l'importo di 17.726,28 euro senza nessuna ripartizione.
Ribasso d’asta: non solo non compare il ribasso, ma nemmeno la base d'asta e non risulta neanche pubblicata la determina di aggiudicazione sul sito comunale. Per capire qualche cosa in più ho cercato di approfondire con la determina del responsabile del servizio “area tecnica manutentiva urbanistica e territorio” numero 65 del 26/07/2016, che accorpa in un unico appalto vari interventi per opere di consolidamento per gli eventi calamitosi, avvenuti tra il dicembre 2008 e l'aprile 2009, di cui: Strada Val Ferro, Stada Sant'Antonino, Strada Gora, Via Carlo Alberto e Strada Gallina, per un importo complessivo di 88.607,69 euro al quale va aggiunto l'importo relativo all'IVA, per un totale di 108.101,38 euro. Questo appalto è stato affidato mediante procedura negoziata, previa gara informale tra almeno cinque operatori economici e con selezione dell’offerta aggiudicataria secondo il criterio del prezzo più basso. Benvenga, finalmente una gara per l'assegnazione dell'incarico, finazizzata al contenimento dei costi. Peccato che lo stesso disciplinare di gara prevedesse la presentazione delle due buste sigillate entro il le ore 12,00 del 10 settembre 2016 e la procedura di aggiudicazione si sarebbe dovuta tenere in seduta pubblica il 13 settembre alle ore 9,30.
Ora ci si chiede come può essere considerata regolare l'assegnazione, quando vengono eluse tutte le regole di trasparenza sugli appalti pubblici, fino al punto di iniziare i lavori ben 19 giorni prima della scadenza dei termini per la presentazione delle offerte, per non parlare dell'inutilità della gara stessa, visto che non potrà esserci nessuna seduta pubblica per l'aggiudicazione. Siamo sicuri che questo metodo di amministrare sia legittimo e nell'interesse della collettivita?
Edicola digitale
I più letti
Ultimi Video
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.