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05 Agosto 2016 - 08:56
Molte manifestazioni, molto onore.
Ciriè. In tema di festa patronale & rinfresco in comune.
Dal sito del comune: le celebrazioni di domenica inizieranno con la Santa Messa in Duomo. Seguirà processione fino al Palazzo Comunale. All’arrivo, dopo la benedizione da parte di Don Alessio, un aperitivo in musica nel giardino del Palazzo Comunale, al quale interverrà la nuova Amministrazione.
Personalmente ritengo una idea carina che il comune decida di offrire un rinfresco ai cittadini in occasione della festa patronale. È un momento di festa e di condivisione, e non sarà certo questa spesa che dissesterà le casse di palazzo D'Oria (anche se qualche ciriacese, che non arriva alla fine del mese, potrebbe avere qualcosa da considerare).
Allo stesso modo modo, personalmente, nulla ho contro il fatto che il sindaco e qualche consigliere possano partecipare alla processione in onore di San Ciriaco. Dio li benedica (metaforicamente, e, magari succederà, anche materialmente).
Qualche perplessità in più mi avanza nel caso di contaminazione tra le cose, laddove la processione finisca in aperitivi, musica et benedizione in comune, con, vien da dire, amministrazione religiosamente presente.
Ritengo che la casa comunale, il municipio, debba essere casa di tutti i cittadini, e quindi anche di quelle minoranze che, magari, non si riconoscono in una specifica scelta confessionale, ancorché maggioritaria. È il principio della laicità delle istituzioni, alla base di ogni ordinamento occidentale moderno. In questo contesto, laico non si contrappone a credente, ma assume il significato di rispetto delle sensibilità di tutti. Questo per dire che, un credente, può tranquillamente essere portatore di un pensiero laico, e, forse, dovrebbe esserlo, laddove ricopra una posizione istituzionale. Ovvio che le sensibilità sono soggettive, e possono quindi essere declinate in modalità più o meno rigorose. Ma ritengo che la scelta della benedizione nella casa comune sia quantomeno poco elegante. Laddove l'eleganza non è ovviamente riferita al fatto di indossare l'abito della festa.
A cinquant'anni di età, non ho memoria di processioni con happy end et benedizione in municipio. È ora di cambiare, è stato detto in campagna elettorale dal nuovo sindaco. E becchiamoci cotanto cambiamento.
Citando Leopardi, 'Son dell'umanità gente, le magnifiche sorti e progressive'. Nel nostro caso, l'UDC che avanza.
Nell'attesa di affrontare argomenti ben più direttamente rilevanti sulla vita dei cittadini, che verranno sin troppo presto all'attenzione, buona festa patronale a tutti noi.
Franco Silvestro.
*Portavoce e consigliere M5S Cirié
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