Non è ancora iniziata che già fa discutere la festa di Ceretti di Front. Il merito è tutto del messaggio che il sindaco Andrea Perino ha affidato all'opuscolo che pubblicizza l'evento, distribuito dalla Pro loco. Il sindaco allude ad alcune "traversie" incontrate dalla Pro loco nell'organizzare la manifestazione. Nel messaggio si legge: "Negli ultimi anni 'i certosini del saper vivere al mondo' continuano a voler mettere i bastoni tra le ruote , nascondendosi dietro falsi ideali naturalistici”. Ma chi sono questi “certosini” a cui fa riferimento? E quali ostacoli ha incontrato l'Associazione nel suo percorso di preparazione? Poi si riferisce allo scarso impegno civico di alcune persone che, anziché a tenere pulito l'ambiente e “farsi El cul”, preferiscono lasciare commenti sul web. Ma a cosa si allude? Nessun fatto o nome di persona menzionato. Dalla Pro loco, cascano dal pero. “Parlate della festa, non di altro che non vi deve neanche interessare, altrimenti diventate un’po’ piccolini”, taglia corto il presidente della Pro loco Tiziano Bianco. Saremo anche piccolini ma l'intelligenza per capire che qualcosa non torna ce l'abbiamo anche noi. E si, a noi interessa. Interessa capire perchè un sindaco usi l'opuscolo della Pro loco per lanciare frecciatine. E ci interessa capire a chi sono rivolte queste frecciatine che diversamente avrebbe potuto indirizzare per vie private. Tra i possibili destinatari del “saluto del sindaco” potrebbero esserci anche i rappresentanti del Movimento 5 Stelle. Infatti, nel corso del Consiglio comunale dello scorso 31 maggio, erano state utilizzate le stesse argomentazioni. Un'interpellanza dei 5 Stelle chiedeva che fossero apportate alcune migliorie che avrebbero interessato il percorso enogastronomico della manifestazione "Mangia e Cammina", organizzata dalla stessa Pro loco Ceretti. In particolare si chiedeva che fossero messe a norma delle passerelle lungo le quali alcune persone, come i bambini, avrebbero potuto incontrare delle difficoltà di passaggio. In quella circostanza il sindaco Perino aveva risposto: "Mi ritengo offeso per questa interpellanza, non vorrei far togliere la voglia alle associazioni di fare iniziative di questo tipo. La Pro loco fa un lavoro di manutenzione dei boschi per tre mesi per fare manifestazioni di questo tipo. Bisogna solo ringraziare i volontari che si danno da fare, non come quelle persone che si limitano a mettere "mi piace" su Facebook ma poi non partecipano alle iniziative. Bisogna anche rimboccarsi le maniche per fare le cose". Anche in questo caso, come nel caso del saluto pubblicato sull'opuscolo della festa di San Dümine, il riferimento agli inutili commenti sui social-network era esplicito, così come lo era anche quello alla scarsa partecipazione dell'attività di pulizia, che in quel caso interessava la Rivour. Se i fatti non vogliono essere raccontati neanche tra i membri della Pro loco, che anzi ci accusano di essere piccoli per attaccarsi a questioni che è stato lo stesso sindaco a sollevare, verrebbe da chiedersi se il “Saluto del sindaco” presente sull'opuscolo non sia un modo per porre una lode all'operato della Pro loco che innegabilmente si impegna molto nella buona riuscita della manifestazione ma che, in questo modo, rischia di screditare le osservazioni sollevate da chi, membro della Pro loco, non è. L'altra ipotesi è che il messaggio sia un modo per far parlare della festa. In questo caso Perino ha centrato il bersaglio.
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