Una mozione affinché il sindaco di Castagneto si impegni a sospendere immediatamente ogni collaborazione in atto con Identità Comune e affinchè preda le distanze dalle “gravissime affermazioni fatte in questi giorni dai signori Carlo Fontana e Tomas Carini sia sui portali istituzionali, sia sui social network tra cui la pagina ufficiale Facebook del Comune di Castagneto Po”. Non accennano a placarsi, anche dopo la decisione di spondere l’iter per il referendum, le polemiche a Castagneto Po. Il consigliere comunale di opposizione, Stefano Maule, tra gli ottocento firmatari della petizione per il “No” alla fusione, ha presentato nei giorni scorsi una mozione sulla scrivania del sindaco Giorgio Bertotto. Maule, attivista del Movimento 5 Stelle, punta il dito su Identità Comune e sulle dichiarazioni rilasciate nelle ultime settimane dai portavoce dell’associazione. “Il professor Carlo Fontana ha fatto un parallelismo, in un’intervista, tra l’attività di raccogliere le firme su una petizione al sindaco e l’attività di intimidazione ad un pubblico ufficiale - spiega Maule -. Carini, segretario dell’associazione e autore del libro ‘Democrazia a Km 0’, si è spinto ancora oltre, rivolgendo pensati accuse verso i cittadini castagnetesi su facebook. Cito qualche post: ‘A questo punto le istituzioni devono intervenire pesantemente per ristabilire la legalità. Come si può accettare che un gruppo privato, che ha raccolto firme privatamente, in tempi da record mondiale, possa pretendere la cancellazione di un Referendum pubblico? La legalità andrebbe ristabilita ed il Referendum dovrebbe tornare a essere consultivo. Cioé la fusione va fatta comunque. Perché questi giocano sporco e attaccano le persone solo per il proprio interesse. Se lasciamo passare questa roba ci sarà un precedente e da oggi si sentiranno autorizzati a fare peggio. Magari con la forza. Oppure sta già succedendo? Cari concittadini castagnetesi aprite gli occhi! Andrea Magni e i suoi 4 manovratori senza scrupoli non hanno argomenti per opporsi alla fusione, per chiedere l'annullamento antidemocratico del voto altrui (gli altri 500 Castagnetesi e i 22.000 Chivassesi). Il Comitato contrario alla fusione è forte quando fischia, ulula e zittisce l'avversario … e più avanti, sempre riferendosi al Comitato … ‘Non vi fate impressionare dalla loro brutalità e dalla determinazione arrogante! Rifiutate la loro violenza’. Queste dichiarazioni sono irrispettose dei diritti democratici di ogni cittadino, sono offensive nei confronti dei cittadini di Castagneto, lesive dell’immagine del Comune e pongono seri interrogativi sull’affidabilità e sulla qualità della consulenza offerta dall’associazione Identità Comune...”. Per Maule l’amministrazione Bertotto dovrebbe definitivamente prendere le distanze da Identità Comune. E fare anche un mea culpa sulla spaccatura, ormai netta, che s’è creata in paese. “I castagnetesi ormai hanno perso la fiducia nei confronti di questa amministrazione - conclude Maule -. Tutta questa vicenda ha isolato il sindaco, che non sappiamo per quale motivo non ha voluto tenere conto di quelle che erano le indicazioni che arrivavano dai suoi concittadini. Noi non presenteremo una mozione di sfiducia al sindaco, ma è chiaro che in questo momento l’amministrazione è in balia di se stessa”.
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