Per il nuovo cda di SCS, il Comune di Chiaverano avrebbe (ma il condizionale è d’obbligo) votato via email e all’ultimo minuto. E quindi? Quindi sulla nomina di Alberto Gottardo alla presidenza della SCS, insieme a Maria Vietti e a Raffaella Valle, ci sono sindaci che starebbero per piantare su un casino che non finisce più, non foss’altro che la delega avrebbe dovuto essere sottoscritta in originale. E si raccontano, in giro tra i palazzi municipali, scene da panico. Con sindaci che si sarebbero messi a contare come si fa con le figurine Panini (“Celo, celo, manca...”) e rincorse al cardiopalma per superare quel fatidico 50 per cento. Il problema è di forma, ma soprattutto di sostanza. La maggior parte dei 57 comuni soci della municipalizzata specializzata nella raccolta dei rifiuti, infatti, avrebbero voluto vedere seduto nel cda, Giovanni Alessandro, sul cui nome il Comune di Ivrea ha però alzato delle barricate talmente alte da far sembrare una cinta il famoso muro di Berlino dei tempi andati. Calcolatrice alla mano. Con il voto di Chiaverano, Gottardo ha vinto per uno striminzito 0,22%, senza Chiaverano avrebbe abbondantemente vinto Giovanni Alessandro. “La maggioranza dei sindaci voleva Giovanni Alessandro perchè si fidano di lui, il problema è che in assemblea ogni sindaco vale in rapporto alla popolazione amministrata e molti hanno un peso prossimo allo zero. E’ facile dunque per Ivrea, con i suoi più di 20 mila abitanti fare la parte del leone...” commenta amaro il sindaco di Cossano, nonchè vicesindaco della Città Metropolitana Alberto Avetta. “Ivrea però, così facendo sta dimostrando di non essere in sintonia con il territorio e questo non va bene...”. La domanda è: ma perchè Ivrea ce l’ha con Giovanni Alessandro? “Forse perchè sono stato assessore con Grijuela? Ce l’avranno con Grijula ... Di sicuro questo è un problema del sindaco di Ivrea non certo il mio - alza il tiro il diretto interressato - Registro solo un fatto (e questo lo puoi scrivere a caratteri cubitali). Quando ancora non si parlava del fallimento del Cic, il sindaco di Ivrea mi aveva chiamato per offrirmi la presidenza in virtù delle mie indiscutibili capacità tecniche. Io però gli avevo detto di no... Comunque, ve lo dico io che cosa farò. Ho chisteo alla SCS l’accesso agli atti. Voglio mettermi il cuore in pace. Se il calcolo è stato fatto come Dio comanda nessun problema. Se riscontro delle anomalie sulla nomina di Gottardo, consegno tutta la documentazione al mio avvocato e ci rivedremo nelle sedi competenti...”. Insomma, marca male. “Io sono un uomo libero e la forza di un individuo sta nella sua libertà d’azione - inforca ancora Giovanni Alessandro - Non devo dare conto a nessuno. Ho partecipato ad un bando e ho il diritto di sapere come si è arrivati alla nomina... Aggiungo ancora una cosa. Ai tempi di Grijula una cosa così non sarebbe mai capitata. Esisteva una leadership di Ivrea che oggi non c’è più...”.
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