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20 Aprile 2016 - 09:02
Il sindaco di Chivasso, Ciuffreda
Il Comune di Chivasso ha affidato alla società SCERPA di Novi Ligure l’incarico di predisporre uno studio di fattibilità sulla fusione con Castagneto. Come si legge nella determina n. 61 del 9 febbraio 2016, SCERPA avrebbe dovuto consegnare la versione definitiva dello studio entro il 15 marzo. E’ trascorso oltre un mese e, al momento in cui scriviamo, ci risulta che lo studio non sia ancora pervenuto al Comune. L’amministrazione chivassese ha sollecitato la consegna? Ha preso provvedimenti? Oltretutto la determina non stabilisce il compenso: una stranezza. Sicuramente il Comune approverà una nuova determina con l’importo: ma all’albo pretorio la nuova determina non c’è ancora.
Sappiamo che una versione provvisoria è stata mandata al Comune di Castagneto entro il 15 marzo. E quella definitiva? Nell’incontro pubblico svoltosi a Castagneto venerdì scorso il sindaco Giorgio Bertotto ha illustrato il progetto di fusione: ma nemmeno in quella occasione è stato rivelato a che punto è l’elaborazione dello studio, che sarà pagato per metà dai castagnetesi.
Forse a Chivasso i professionisti possono fare quello che vogliono. Come sembra mostrare la storia degli studi affidati alla fine del 2014 all’architetto Giovanni Durbiano e al geologo Giuseppe Genovese. Come ci scrive il portavoce del sindaco Libero Ciuffreda, il documento di Durbiano è stato approvato nel consiglio comunale di lunedì 11 aprile. Ma quello di Genovese non è ancora stato depositato.
Con un’unica determina nel dicembre 2014 il Comune incaricò Durbiano e Genovese di elaborare una “documento preliminare di natura strategico programmatico sui futuri indirizzi di pianificazione urbanistica” e un “aggiornamento degli elaborati cartografici di natura geologica e idrogeologica del territorio comunale”. Spesa complessiva 40.000 euro. La determina concedeva ai due professionisti otto mesi di tempo a partire dalla firma della convenzione. Immaginiamo che la convenzione sia stata firmata subito. Per cui gli elaborati avrebbero dovuto venire trasmessi al Comune entro agosto 2015. Poiché in autunno ciò non era ancora avvenuto, chiedemmo notizie al Comune.
Risposta: ai due professionisti è stata concessa una proroga fino a gennaio 2016. Non sappiamo in che modo: con una nuova determina? Con una stretta di mano? Con una telefonata? Ma nemmeno a gennaio i lavori sono pervenuti al Comune di Chivasso. E la parte spettante al geologo non è ancora arrivata nemmeno adesso. Nella convezione, allegata alla determina leggiamo che “per ogni giorno di ritardo nella consegna di quanto convenuto, non supportato da adeguata motivazione sarà applicata una penale pari a euro 45 / giorno”. Il Comune si riserva anche la facoltà di “procedere alla risoluzione in danno del contratto nel caso il ritardo nella consegna degli elaborati sia superiore a 30 giorni dal termine previsto”. A fronte del grande ritardo nella consegna del lavoro, il Comune ha assunto i provvedimenti indicati nella convenzione? Oppure i professionisti hanno fornito una “adeguate motivazione” del ritardo?
Torniamo alla progettata fusione tra Chivasso e Castagneto. Come abbiamo scritto all’inizio, la società incaricata non ha ancora trasmesso la versione definitiva dello studio di fattibilità: i due Comuni hanno previsto delle penalità?
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