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CHIVASSO. Difendiamo la Costituzione! Ma con prudenza…

Una gran furbata! E’ il comunicato del neonato “Comitato Noi Cittadini per la Difesa della Costituzione – Coordinamento del Chivassese”. Che si è costituito sabato scorso - ma guarda un po’ - nella sede del Centro Otelli. Il comunicato invita all’assemblea pubblica di mercoledì in sala consiliare. E’ uno dei tanti comitati del NO che stanno nascendo in vista del referendum  di ottobre sulla riforma costituzionale. Una gran furbata questo comunicato. Riesce a denunciare un tentativo di assassinio senza fare il nome dell’assassino, benché sia noto a tutti. Fuor di metafora, riesce a dire tutto il male possibile della riforma costituzionale sostenuta dal Partito Democratico evitando accuratamente di scrivere “partito democratico”, o “renzi”, o “boschi” ecc.  Una genialata. Ma perché tutta questa prudenza? Lo comprendiamo se leggiamo i nomi degli otto fondatori del comitato. Tolto Vinicio Milani, sono i militanti di Rifondazione Comunista e dell’associazione Chivasso futura che nel 2012 crearono la lista “Progressisti per Ciuffreda” a sostegno della candidatura a sindaco del vecchio “amico Lino”, antico cofondatore del Centro Otelli. Fra un anno a Chivasso si rivota. Cosa faranno i nostri eroi? Forse torneranno a dare una mano al Partito Democratico. Si inventeranno di nuovo una lista con un nome attraente e via tutti quanti a sostenere gli eredi di Ciuffreda. Forse sì forse no. In ogni caso è meglio essere prudenti e non nominare mai il PD. Meglio non guastarsi i rapporti a un anno dalle elezioni.

Del resto, non fanno che copiare Vinicio Milani. Il 25 aprile il presidente dell’ANPI pronunciò una appassionata difesa della Costituzione nata dalla Resistenza che qualcuno adesso vuole distruggere. Qualcuno chi? I notabili del Partito Democratico che stavano accanto a lui mentre parlava. Anche Milani si è ben guardato dal fare il nome dei distruttori della Costituzione... Lotta dura per la Costituzione, d’accordo, però non esageriamo. Il Partito Democratico è meglio non menzionarlo. E se poi si arrabbia e l’amministrazione non elargisce più “contributi”?

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