Venerdì scorso l’università popolare Ciglianese ha presentato una conferenza a cura di Marco Bussi sulle cattedrali gotiche presso il centro d’incontro in piazza Don Bruno Lorenzetti. L’uomo da sempre ha percepito la presenza di un essere superiore sia nelle cose più terrene sia dentro se stesso: ecco perchè ha cercato in molti modi di stabilire un qualsiasi tipo contatto. Dai Menhir, megaliti eretti durante il neolitico, alle Piramidi, alla torre di Babele, ai più recenti templi e santuari, tutti innalzati per esaltare la propria religiosità. Le grandi cattedrali gotiche sorsero nel periodo nel quale il regno dei Capetingi si affermava su tutta la Francia a partire dall'Île-de-France, dove la pace e la sicurezza ripristinate nella prima metà del XII secolo avevano portato prosperità. Bernardo da Chiaravalle fondatore dell’ordine dei Cistercensi fu un precursore dello stile Gotico. Le risorse per la costruzione di queste grandi opere architettoniche derivavano principalmente dalle offerte dei fedeli, in denaro o in manodopera, con il contributo di somme tratte dalle rendite vescovili. A volte i fondi erano insufficienti, con conseguenti rallentamenti o sospensioni dei lavori. La durata della costruzione di molte cattedrali fu infatti piuttosto lunga: 50 anni per quella di Chartres, 60 per Amiens, 80 per Parigi, 90 per Reims, 100 per Bourges, mentre la cattedrale di Beauvais non venne mai del tutto completata. In Italia la basilica di Santa Croce, nell’omonima piazza a Firenze, e una delle massime realizzazioni, ricordiamo anche per il suo stile austero il duomo di Orvieto e della bellissima chiesa di Sant’Andrea di Vercelli. Le cattedrali gotiche sono caratterizzate dall'impiego sistematico dell'arco a sesto acuto e della volta a crociera gotica, che veniva contraffortata prima da tratti di muro sporgenti e poi da archi rampanti. Lo stile delle sculture si libera dagli schemi tradizionali e viene creato un nuovo repertorio decorativo basato sull'osservazione degli elementi della natura (foglie, fiori e frutti), mentre spariscono gli animali mostruosi del repertorio romanico. Le grandi finestre delle cattedrali gotiche avevano vetrate colorate nelle quali si narravano storie bibliche e le vite dei santi. Il rosone è una componente tipica delle chiese gotiche che può essere a forma di raggio o a stella, questo enorme caleidoscopio serve a dare una maggiore luminosità all’interno della chiesa stessa. Da non scordare poi la posizione delle chiese gotiche, vennero costruite sempre con la facciata a nord ovest e l’abside a sud est così da rievocare un percorso che va verso la luce del fedele che entra in chiesta e percorre la navata in direzione di dove sorge il sole. Il frutto della meticolosa ricerca di Marco Bussi servirà a tutti gli accorsi alla sua conferenza per stimolarne la curiosità e lo spirito di osservazione. “ Vorrei che guardaste le cattedrali con un occhio più preparato ed attendo ai dettagli perché la nostra vita è più piena e gratificante se si da spazio ai particolari” con queste parole conclusive Bussi ha salutato i numerosi partecipanti alla conferenza.
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