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"Credere è difficile" di Fra Carlo

GV 20, 19 - 31 Credere è difficile

Credere è sempre difficile. Non è automatico. Anche per chi, come i discepoli, ha visto il Signore. Sono essi i testimoni di quanto ha detto, ha fatto e soprattutto testimoni della Pasqua. Eppure avete notato come proprio durante la passione si sono ben guardati dal toccare il Signore, di stargli vicino, di condividerne la via. 

Adesso poi che il Crocifisso è Risorto comprendiamo le difficoltà, perchè non è più presente in corpo visibile ma con un corpo spirituale. Tommaso rappresenta la figura del cristiano che pieno di dubbi davanti al risorto. Capisce che avere fede significa affidarsi a Lui. Il che non è uno scherzo. La fede è semplice, ma Tommaso non è più un bambino. Egli vuol riconoscere nel risorto il Signore Crocifisso. E il Signore scioglie questa sua difficoltà, quando Tommaso si trova in mezzo agli altri discepoli.  Questo aspetto del cammino della fede è fondamentale. Chi vuole credere deve rinunziare alla pretesa di vedere. Deve accettare la testimonianza apostolica e di chi lo ha autorevolmente preceduto nella fede. Deve in sostanza accettare la fede nella Chiesa. Ma non deve affatto rinunciare al desiderio di fare esperienza personale del Signore Risorto. Questa esperienza passa attraverso il dono della pace, della gioia, del perdono dei peccati, del dono dello Spirito, e della fraternità... che la Chiesa riceve dal Signore e che trasmette agli uomini.

pace e bene

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