AGGIORNAMENTI
Cerca
10 Marzo 2016 - 10:41
Le pappardelle sono un tipo di pasta all'uovo la cui forma può ricordare le tagliatelle. La differenza consiste nella larghezza, maggiore del caso della pappardella. Sebbene la pappardella sia un tipo di pasta molto diffusa nel centro e nord Italia, si tratta di un tipo di pasta che trova il suo maggior impiego nella cucina tipica toscana. Le pappardelle possono essere condite con diversi sughi, sopratutto a base di cacciagione. Famosissime sono le pappardelle al sugo di cinghiale e le pappardelle al sugo di lepre. Ma anche le pappardelle al sugo d’anatra meritano un posto di rilievo nella cucina italiana poiché rappresenta un piatto popolare, conosciuto e preparato un po’ ovunque. La versione che presentiamo è quella preparata con solo petto, ma se avete diversi ospiti potete prepararla anche con l’anatra a pezzi. Certo il risultato sarà un po’ più rustico, ma il sapore sarà ugualmente ottimo. Inoltre consiglio di preparare la pasta fatta in casa poiché con la sua superficie ruvida manterrà meglio il sugo fornendo a questo piatto un sapore decisamente superiore.
INGREDIENTI PER 4 PERSONE: *Per le tagliatelle:
-3 uova
-150 gr farina 00
-150 gr semola di grano duro macinata a pietra
-sale q.b.
Procedimento: Fare una sfoglia con le due farine mischiate, le uova ed un pizzico di sale. Avvolgere nella pellicola e lasciar riposare per almeno 30 minuti. Quindi tirare la sfoglia e formare delle tagliatelle, il formato ideale con questo tipo di sugo sarebbero le pappardelle.
*Per il ragù:
-1 petto di anatra
-1 trito di sedano, carota e cipolla
-olio extravegine d’oliva
-50 gr lardo
-salvia e rosmarino
-200 g di passata di pomodoro
-1 un bicchiere di vino rosso)
-sale, pepe q.b.
Per il ragù:
Mettete in una pentola l’olio ed il lardo insieme a sedano carota e cipolla. Fate cuocere per una decina di minuti fino a che le verdure diventano traslucide. Nel frattempo tagliate con un coltello il petto di anatra a piccoli pezzetti. Unitelo al soffritto e fate rosolare la carne. A questo punto sfumate con il vino rosso ed unire la salvia ed il rosmarino avvolte in una garza. Quando il vino è assorbito unite il passato di pomodoro assieme ad un mestolo di acqua calda. Aggiustare di sale e pepe. Coprire il sugo lasciando un piccolo sfiato per il vapore e portare a cottura a fuoco bassissimo per un paio di ore. Se il sugo di asciuga diluire con un po’ di acqua calda. Il procedimento per questa salsa è quello tradizionale, molto simile al ragù di carne.
VINO IN ABBINAMENTO: IL TAURASI è il primo vino del Sud a cui è stato conferita la Denominazione di Origine Controllata e Garantita. La zona di produzione è quella della provincia di Avellino e il vitigno impiegato è l’Aglianico e, per un massimo del 15%, altri vini della provincia. E’ un vino di grande invecchiamento, minimo 3 anni e 4 per la “Riserva”. Va abbinato a piatti molto saporiti, a carni rosse cotte a lungo come lo stracotto, a piatti con la selvaggina.
Si presenta di color granato con tendenza aranciato; il profumo è vinoso e fine. Caratteristico è il profumo di viola, pepe, chiodo di garofano e tabacco. Il gusto spesso tannico in gioventù, diviene con l’invecchiamento, strutturato, sapido ed equilibrato.
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.