AGGIORNAMENTI
Cerca
19 Febbraio 2016 - 16:45
L’arrosto alle nocciole delle Langhe è un piatto tipico non solo, in particolare delle zona di Alba, ma di tutto il Piemonte. L’abbinamento del gusto delle nocciole si sposa perfettamente con il sapore della carne, che per essere più gradevole deve essere di razza bovine piemontese. Questo perché si tratta di una qualità certificata e di ottima qualità, ma anche perché credo che sia un compito per chi scrive, diffondere le ricette della tradizione nella convinzione che in questo modo si diffonda la cultura anche gastronomica.
Questi gli ingredienti per 4 persone:
-800 g di noce di vitello
-100 g di nocciole sgusciate delle Langhe
-40 g di burro
-1 cucchiaio di olio d’oliva
-mezzo litro di latte
-1 piccola cipolla
-2 cucchiai di Marsala
-80 g di farina
-sale e acqua q.b.
PREPARAZIONE: tagliate la cipolla a piccoli cubetti. In un tegame capiente, rosolatela insieme al burro e all’olio e poi aggiungete la noce di vitello. Anche la carne dovrà essere ben rosolata. Bagnate con il Marsala e lasciate evaporare. Salate e mettete il latte e le nocciole finemente tritate. Togliete poi la noce di vitello e mettetela da parte.
A parte preparate un roux di acqua e farina, mescolate bene sino ad ottenere un composto omogeneo. Quindi portate ad ebollizione il sugo ottenuto dalla cottura della carne e versate il composto di acqua e farina, e lasciate sobbollire per qualche minuto. Tagliate la carne a fette e servite l’arrosto con la salsa ottenuta guarnendolo con qualche nocciola intera.
ABBINAMENTO VINO: quale miglior abbinamento se non con un vino piemontese?
Direi di indirizzarci verso un Monferrato Rosso Doc, prodotto quasi interamente in Piemonte. Si tratta infatti di un vino ad indicazione Doc la cui produzione si trova in prevalenza nei 135 comuni delle provincie di Asti e Alessandria, dove il vitigno ha trovato terreno e clima adatti alla piena maturazione delle sue qualità. La combinazione dei prodotti del territorio e di questo vino permettono di creare una gastronomia saporita e gustosa e adatta ai palati più raffinati. Molteplici sono infatti gli impieghi in cucina del Monferrato Rosso Doc, fra cui ricordo il bra stagionato, l’anguilla alla brace, l’agnello a scottadito, gli arrosti. Come la maggior parte dei vini rossi, va servito a temperatura tra i 14 e 16°C e sempre servito in bicchieri ampi, tipo ballon, per esaltarne gli aromi.
Questo sono le sue caratteristice organolettiche:
-colore, rosso rubino
-profumo, fruttato con sentori di amarena, prugna, lampone e sentori speziati
-al palato è caldo e di grande eleganza
Edicola digitale
I più letti
LA VOCE DEL CANAVESE
Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.