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04 Febbraio 2016 - 12:22
Sta tenendo banco a Casalborgone la notizia del lago del Merdarello, pubblicata su questo giornale lo scorso 19 gennaio. Nell'articolo si faceva riferimento alla delibera di Giunta Comunale numero 82 dell'undici dicembre scorso: “Lavori di messa in sicurezza dell’abitato in prossimità del Rio Merdarello. Approvazione del progetto preliminare”.
Il titolo della delibera parla chiaro, così come è chiaro il progetto allegato, redatto dagli ingegneri della Città Metropolitana su una specifica richiesta del Comune di Casalborgone che risale al novembre 2014. Un progetto che prevede la pulizia e la ricalibrazione degli argini del Rio Merdarello, corso d'acqua completamente privato, ma anche alla realizzazione di un bacino di laminazione di 5000 metri quadri a monte del ponte di strada Mongallo, con tanto di banchina per i pescatori. Proprio da quell'articolo la casalborgonese Milena Gallina, conosciuta a Casalborgone per le sue paste di meliga e le torte di nocciola, proprietaria di circa 3.500 metri quadri di quell'area. Scopre dall'articolo su questo giornale, che per realizzare il lago è previsto l'esproprio dei suoi terreni.
Milena prima si reca in Comune, per avere chiarimenti, poi, non convinta delle risposte ricevute dagli amministratori mi contatta, per avere qualche elemento in più riguardo il progetto. Ci incontriamo, e le mostro la copia della delibera e i progetti allegati. A questo punto indignata si rende disponibile all'intervista.
Sapeva dell'intenzione del Comune di realizzare un bacino di laminazione proprio sui suoi terreni?
“No, non sapevo nulla, sono venuta a conoscenza dall'articolo su La Voce, Cavallero non si è nemmeno degnato di avvertirmi e non gli sarebbe costato eccessivo sforzo, visto che siamo vicini di casa”.
È stata in Comune a chiedere spiegazioni?
“Si ci sono andata sabato, mi hanno ricevuta il Sindaco Cavallero, l'Assessore Caramellino e il Consigliere Bertolè”.
Come hanno giustificato la scelta di realizzare il lago?
“Il sindaco ha negato tutto, dicendo che non era stato approvato nessun progetto da realizzare sul Merdarello, perché il Comune non ha soldi disponibili ed hanno anche aggiunto che, se avessero dei soldi li avrebbero usati per riparare le strade ed in ogni caso se proprio avessero dovuto realizzare quell'opera la avrebbero fatta più a valle”.
A questo punto faccio notare a Milena che, dalla delibera di Giunta comunale, risultano essere presenti ed avere approvato con il loro voto il progetto: il sindaco Francesco Cavallero e l'assessore Antonella Caramellino, mentre era assente il vice sindaco Fabrizio Conrado, che ha però firmato come Responsabile del Servizio Finanziario il parere positivo in ordine alla regolarità contabile della proposta di deliberazione attestante la copertura finanziaria.
Dai documenti del Comune, non solo non ci sono dubbi sull'approvazione da parte della Giunta, ma addirittura sono ben chiare le particelle catastali e i nomi dei rispettivi proprietari riportati nel piano particellare d'esproprio.
Perché secondo lei il Comune nega tutto?
“Non è certo una novità che facciano tutto quello che gli pare, così come è capitato con l'istituzione del SIC, ce lo siamo trovato e nessuno sapeva niente. Sicuramente ci sono altri interessi, che a noi forse al momento sfuggono. È inammissibile che degli amministratori pubblici decidano senza nemmeno informare i soggetti interessati, ed è ancor più grave che, se scoperti, neghino l'evidenza. Non c'è più nessun rispetto per i cittadini e le proprietà private. Questi signori sono arroganti al punto da sentirsi padroni del paese”.
Ora che farà?
“Per il momento sto ad aspettare, non posso fare altro, certo starò molto attenta a come si evolve la situazione”.
Nel progetto si prevedono 20.000 euro per gli espropri, quindi quattro euro al metro quadro, questo può essere sufficiente per compensare l'esproprio?
“Dipende da come vengono ripartiti, i miei terreni sono classificati seminativi, quindi in caso di esproprio vengono pagati molto poco, mentre la terza particella, di proprietà dei fratelli Bongiovanni ha dei noccioleti, i frutteti vengono pagati molto di più perché si tiene conto dell'investimento sull'appezzamento, senza però tenere conto se la realizzazione del frutteto è stata effettuata con contributi pubblici o meno. Quindi io rischio di vedermi espropriare un terreno agricolo, senza nemmeno recuperarne il suo valore”.
Vorrebbe forse dire che qualcuno potrebbe trarne vantaggio?
“Non ho detto questo, non mi interessano gli altri io mi preoccupo dei miei terreni. Dirò di più se si trattasse di un opera necessaria per la messa in sicurezza del paese, non avrei problemi anche a perderci, ma così non è. In quel posto non servirebbe a niente un bacino, ma al contrario diventerebbe uno stagno male odorante, un allevamento di zanzare oltre che di nutrie, tutto questo usando i nostri soldi”.
Milena Gallina non è l'unica proprietaria dei terreni interessati dagli espropri. L’altro è il cavalier Carlo Bongiovanni (nella foto), conosciuto in paese come “Linu”. Storico vice sindaco, esperto conoscitore della politica casalborgonese. Incontrato la domenica mattina al bar, ha risposto con crescente imbarazzo ai miei quesiti.
Ha saputo che il suo noccioleto è destinato a diventare un lago? Senza distogliere lo sguardo dal giornale risponde...
“Ho sentito voci in giro, ma non credo che abbiano approvato qualcosa e non mi pare che riguardi i miei terreni”.
C’è una delibera di Giunta che approva il progetto, che comprende anche una tavola con le particelle catastali con i nomi dei proprietari, non ci sono dubbi.
“Anche se hanno approvato il progetto, non credo che lo realizzeranno mai. Dove li prendono i soldi? Inoltre se dovessero farlo lo farebbero più a valle, dove c'è il cantiere di Pipino”.
Se è vero che non intendono realizzarlo, perché hanno fatto fare un progetto e la Giunta Comunale l’ha approvato?
“Questa è una bella domanda”, sorride
Forse serve solo a dare incarichi a qualche professionista?
“Sono quelle cose che si fanno per avere magari qualche cosa... in futuro” .
A questo punto i dubbi e le perplessità aumentano, se sono vere le dichiarazioni del Sindaco, Assessore e Consigliere, confermate da un veterano della politica casalborgonese, ovvero che non ci sono i soldi, di fatto si smentirebbe il responsabile del Servizio Finanziario Fabrizio Conrado, che ha firmato il parere di regolarità tecnica e copertura finanziaria. Nell'altro caso invece, questa sarebbe l'ennesima beffa dell'amministrazione ai Casalborgonesi. Staremo a vedere...
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