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CIGLIANO. Canestrello e timballa diventano PAT?

Dopo “Miss Timballa” e “Mister Canestrello”, votati ogni anno in occasione della manifestazione “Dolce Settembre” di Cigliano. Dopo aver deliziato i palati nel padiglione del Qatar, di cui sono stati “graditi” ospiti in occasione dell’Expo di Milano, il processo di valorizzazione dei due prodotti tipici ciglianesi continua. La scorsa settimana il sindaco Anna Rigazio e l’assessore Bruna Filippi hanno annunciato l’avvio dell’iter burocratico per permettere alle due specialità locali di fregiarsi del marchio di Prodotti Agroalimentari Tradizionali PAT. Un riconoscimento che potrebbe dare un nuovo valore, anche fuori dai confini vercellesi, alla torta fatta con pere e amaretti, molto apprezzata anche nelle varianti con pesche, mele e cacao, e ai dolcetti cucinati nei ferri in ghisa che tutte le famiglie di Cigliano hanno, tramandati di generazione in generazione. Il requisito per essere riconosciuti come Prodotti Agroalimentari Tradizionali è quello di essere “ottenuti con metodi di lavorazione, conservazione e stagionatura consolidati nel tempo, omogenei per tutto il territorio interessato, secondo regole tradizionali, per un periodo non inferiore ai venticinque anni”. Alle Regioni il compito di controllare i requisiti, al Ministero quello di tenere l’albo ufficiale dei PAT. “Se tutto va come deve andare, già alla prossima festa del Dolce Settembre i nostri due prodotti ticipi potrebbero fregiarsi del riconoscimento”, ha spiegato l’assessore Filippi. “Abbiamo pensato a questo nuovo percorso perché riteniamo che la timballa e il canestrello siano nelle nostre tradizioni e debbano essere giustamente valorizzati - ha spiegato il sindaco in conferenza stampa -. Mi piace raccontare questo aneddoto, che ho vissuto personalmente tanti anni fa, quando ancora non ero sindaco. Avevamo come ospiti alcuni familiari dell’America. Un giorno, parlando, ci raccontarono che nella loro città festeggiavano lo stesso patrono di Cigliano, Sant’Emiliano, e che, addirittura, per questa casualità, avevano affisso nelle vie e nelle piazze di quella città ricettari dei nostri prodotti tipici. Se ci considerano così all’estero, perché non gli diamo noi il giusto valore? Mi sono domandata. E così, oggi, ci siamo attivati”. A Cigliano timballa e canestrelli vengono prodotti e venduti nelle pasticcerie Vezzoli, Marchetti, Milady, Roppolo e Barba. “I miei canestrelli - spiega Mauro Barba - hanno degli ingredienti che li rendono inconfondibili. Quali? Non ne faccio mistero: vino barbera, buccia di limone e polvere di caffè”. E’ consigliato un assaggio, per credere...
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