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27 Gennaio 2016 - 10:35
Nulla da fare.
Anche questa settimana non è stata trovata la “quadra” per l'elezione del nuovo presidente dei “Parchi Reali”, il corposo Ente che gestisce il parco naturale La Mandria, il parco naturale di Stupinigi, la riserva naturale della Vauda, la riserva naturale del Ponte del Diavolo di Lanzo e Riserva naturale del Monte Lera, tra Givoletto e Varisella, ma anche la Palazzina di Caccia di Stupinigi.
Martedì l'assemblea dei sindaci guidata dal sindaco di Robassomero, Antonio Massa, ha incontrato per l'ennesima volta l'assessore regionale ai Parchi e all'Ambiente, Alberto Valmaggia, per trovare un accordo.
Da una parte, la maggioranza dei sindaci vorrebbe la riconferma di Roberto Rosso, attuale commissario.
Dall'altra, Valmaggia preme per ricercare una figura d'élite proprio perché Rosso è ineleggibile avendo ricoperto il ruolo per il Centro Internazionale del Cavallo di Druento. Ovvero per un Ente privato e, stante la legge anti corruzione del 2013, non può governare Enti pubblici fino al 2018.
“Noi rimaniamo della nostra idea – spiega Massa – e proposte non ne avanziamo, nonostante Valmaggia lo abbia ribadito nel corso dell'ultima riunione. Non ci sentiamo di escludere nessuno dei dodici candidati. Per questo reputiamo sia più logico che sia la Regione a scegliere il successore di Rosso”.
Lo stesso Massa spiega inoltre come l'elezione dei sei consiglieri che dovranno supportare il futuro presidente “saranno scelti dopo alcuni confronti, cercando di garantire rappresentatività a tutti i territori, nessuno escluso”.
Ora spetterà alla Giunta Chiamparino scegliere il successore. E lo dovranno fare pure in tempi rapidi, dato che i “Parchi Reali” sono rimasti gli unici senza presidente: in settimana, infatti, l’ex assessore regionale alla Cultura Valter Giuliano è stato nominato presidente dell’Ente parco del “Po e della Collina torinese”.
Con lui anche i consiglieri Giorgio Albertino, Matilde Casa, Pierangelo Cumino, Giulio Lambresa, Maurizio Martin e Gianfranco Righero.
Tra i silurati anche il venariese Salvino Ippolito (Pd) che, per la stessa legge anti corruzione del 2013, non può ricoprire il ruolo perché consigliere comunale in una città come Venaria che di abitanti ne conta più di 15mila, più precisamente 35mila.
“Ne prendo atto – si limita a commentare – c'è una legge ed io non posso andare contro la legge. La Regione saprà sicuramente scegliere la figura migliore per gestire i parchi della zona, compresa la Mandria, che ha bisogno di proseguire l'opera di rilancio che in questi anni è stata portata avanti”.
Tra i curriculum giunti sul tavolo di Valmaggia, molti sono davvero noti alla politica del territorio.
A partire da quello che appare il “favorito”, ovvero l'avvocato casellese Luigi Chiappero, legale della Juve ed ex sindaco di Cirié, in quota Pd.
Per ora Chiappero si trincea dietro ad un serafico “no comment”, che sa tanto di scaramantico.
Più dietro la candidatura dell'ex sindaco di Nole, Roberto Viano, e quella dell'ex assessore regionale ai Parchi e all'Ambiente, Nicola De Ruggero.
Tra gli altri, anche gli ex assessori dei Comuni di Venaria e Collegno, Maria Teresa Roli e Gianni Pesce, o i professionisti Flavio Bianchi, Francesco Nannetti e Nemesio Ala.
Qualche “cv” anche da Roma, come Francesco Marcone e Maddalena Vietti.
Entro giovedì, salvo clamorosi sviluppi, la nomina.
E quest'oggi, la vice presidente del consiglio regionale, Daniela Ruffino (Fi), presenterà una interrogazione per “capire le reali motivazioni che hanno indotto ad escludere Rosso dalla partita. Il nostro timore è che sia stato escluso per ragioni di tessera politica”.
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