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CHIVASSO. La città piange il ragionier Cerva

Quando s’è diffusa la notizia a Chivasso, in molti non ci hanno creduto. “No, il ragionier Cerva no!”. All’età di 82 anni si è spento, nella riservatezza e nel silenzio che hanno contraddistinto la sua esistenza, Edoardo Cerva, per tutti il ragioniere. In realtà, e i chivassesi dai trent’anni in su lo possono testimoniare, Edoardo Cerva per la città del Nocciolino era molto di più di quel giovane ragioniere trasferitosi qui da Casale Monferrato dopo aver trovato lavoro all’ex manifattura Gallo di via XXIV Maggio. Dalla Gallo aveva saputo rapidamente apprezzare e farsi conoscere dall’intera città, tanto che il suo impegno negli anni ha toccato un po’ tutti i settori della quotidianità chivassese: la politica, il volontariato, lo sport. E’ stato, per tutta la prima Repubblica, esponente di spicco della Democrazia Cristiana chivassese: consigliere comunale di area dorotea, venne eletto con l’allora sindaco Bruno Ardito. “Quando ho iniziato a fare un po’ di politica attiva nella Dc - ricorda l’ex primo cittadino Andrea Fluttero -, il ragionier Cerva era un’istituzione del partito. Noi giovani lo guardavamo con ammirazione: lui, sempre con l’inconfondibile cappello in testa e i fogli sotto braccio, faceva politica con grande spirito di servizio. Guardava sempre noi giovani con affetto: ci spronava, ci dava consigli, era sempre disponibile. Una persona buona, di cui avrò grande stima sempre”. “Il ragionier Cerva - spiega l’ex sindaco Renato Cambursano - era una persona per bene e corretta. Io appartenevo alla corrente della Dc opposta alla sua: eppure i nostri confronti, anche se serrati, erano sempre leali, propositivi, costruttivi. In Consiglio comunale me lo ricordo come una persona molto attenta, pronto ad approfondire temi: oggi, le figure così sarebbero un esempio per tutti”. Conclusa l’esperienza politica nella prima Repubblica, per Edoardo Cerva è iniziato l’impegno nel mondo sportivo e associazionistico chivassese. Grande appassionato di pallavolo, è stato presidente, stimato ed amato da allenatori, su tutti l’amico Federico Iannacone, giocatori e dirigenti della società GSP Chivasso. E’ stato tra i soci fondatori dell’Unitre di Chivasso e, negli ultimi undici anni, ha ricoperto l’incarico di revisore dei conti dell’Avulss. “Era una figura molto importante per la nostra associazione - lo ricorda Giulia Menchetti, presidente dell’Avulss di Chivasso - Metteva a disposizione tutte le sue competenze nel lavoro che svolgeva per noi. Era una figura molto importante, ci mancherà tantissimo. La sua presenza ci dava tranquillità”. Edoardo Cerva lascia la moglie Maria Pia e i figli Cecilia e Stefano. I funerali sono stati celebrati venerdì pomeriggio nella Chiesa parrocchiale di Santa Maria Assunta.
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