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SAN CARLO. "Qualcuno dà fuoco, ora noi aumenteremo i controlli"

SAN CARLO. "Qualcuno dà fuoco, ora noi aumenteremo i controlli"
Continuano ad indagare i carabinieri sulle cause degli incendi che da mercoledì 13 gennaio si verificano tra San Carlo e Vauda. Il primo di questa serie si era verificato il 17 dicembre, mentre a San Carlo era in corso la festa natalizia per lo scambio degli auguri. Poi, dal tardo pomeriggio di mercoledì scorso, le fiamme hanno ripreso ad ardere. Il rogo, localizzato nell'area militare, è visibilmente alto perché ad alimentarlo è il forte vento di questi ultimi giorni. Sebbene le fiamme non abbiano raggiunto il centro abitato, la pericolosità di questi incendi risulta essere piuttosto preoccupante e il danno ambientale è ingente: in tutto si contano persi tre ettari di terreno. Il sindaco di San Carlo, Ugo Giuseppe Guido Papurello, spiega qual'è lo stato attuale della situazione. "Le cause di questi incendi non possono essere naturali. Certamente c'è qualcuno che dà fuoco", afferma Papurello, poi parla delle misure di controllo che stanno adottando: "Siamo in contatto con i militari e inoltre giovedì c'è una riunione tra i sindaci dei Comuni il cui territorio prende parte ai parchi della zona, quindi il parco della Vauda, della Stura di Lanzo, il Parco della Mandria e quello di Stupinigi. La riunione, che casualmente è stata convocata dieci giorni fa, sarà sicuramente l'occasione in cui verrà posto all'attenzione questo problema, per cercare di avere qualcuno che venga a sorvegliare la nostra area. Cercheremo di attivare qualche sistema di controllo". Sono diverse le zone del Piemonte che in questi giorni hanno subito degli incendi. Il clima secco, dovuto alla scarsità delle piogge, e il vento della stagione sono fattori che certamente non giocano a favore. Certo è che gli incendi delle Vaude hanno tutti gli elementi per ipotizzare un'origine dolosoa.
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