Sparone diventerà presto un Comune all’avanguardia nel settore della attrezzature sportive: modernissime dal punto di vista tecnologico; innovative per quanto riguarda il risparmio energetico; studiate per essere utilizzate anche dai disabili. Il Comune ha partecipato al bando regionale sugli “Interventi per l’impiantistica sportiva in territori montani” ed è stato ammesso al finanziamento, che riguarda – come la legge stabilisce – il 70% della spesa prevista. Arriveranno quindi 20.930 euro su 29.900; a carico dell’amministrazione comunale resteranno gli altri 9.000 euro. Di quali attrezzature si tratta e dove verranno collocate? Lo spiega la vicesindaco Maria Laura Nugai: “Verranno sistemate in Via Ribordone, dove già vi sono il campo da tennis e quello da bocce; nell’area circostante verrà creata una zona fitness con la posa di attrezzi Kompan della linea “Green Energy”. Questi attrezzi trasformano l’energia cinetica prodotta dal movimento umano in energia elettrica, utilizzabile per ricaricare dispositivi elettronici attraverso un’uscita USB ed accumulatore elettrico. Vengono prodotti in Gran Bretagna ed importati in Italia da ditte autorizzate”. Un’altra caratteristica significativa è che sono “realizzati in acciaio omologato britannico resistente alle intemperie: possono quindi essere posizionati all’aperto senza alcuna protezione”. Saranno pertanto accessibili a tutti. Infine, ed è importante: possono essere usati anche da persone diversamente abili. Laura Nugai commenta soddisfatta: “Siamo i primi in Italia a posizionare attrezzi di questo tipo, volti all’utilizzo di energie rinnovabili, mentre in Inghilterra già si contano aree-fitnss come quella che realizzeremo. Speriamo di soddisfare gli utenti e di avere da tutto ciò un ritorno d’immagine per il nostro comune”. Effettivamente il progetto è innovativo e potrebbe fare di Sparone un punto di riferimento in questo settore. Sarebbe tuttavia facile obiettare che non si tratta di un intervento prioritario, in un paese di mille abitanti alle prese con costanti riduzioni delle entrate. Sono obiezioni fondate ed è stata lo stesso sindaco Anna Bonino a spiegare il perché di tale scelta nel corso del consiglio tenutosi il 12 agosto per discutere il Bilancio Preventivo: “La Regione - mi dispiace dirlo con i tempi che corrono - non ha finanziato le manutenzioni e ristrutturazioni degli impianti esistenti ma solo impianti nuovi”. Anche se la denominazione del progetto, firmato dal geometra Emiliano Moretti, è: <Riqualificazione e potenziamento dell’area verde di Via Ribordone> per la manutenzione pura e semplice non sarebbe arrivato nulla. “L’alternativa – ha continuato il sindaco – era: o questo o niente. Tra le scelte possibili, abbiamo optato per quest’attrezzatura fitness e ce l’hanno finanziata” Siamo alle solite: questo è il sistema italiano e non v’è modo di uscirne.
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