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Teleriscaldamento... e adesso che gli rispondo?

Teleriscaldamento... e adesso che gli rispondo?
Se un giorno, non troppo lontano, Claudio Castello (assessore ai Lavori Pubblici) e Massimo Corcione (vicesindaco) ti busseranno alla porta chiedendoti di allacciare la tua abitazione al teleriscaldamento che cosa gli rispondi? Per tutelare i nostri interessi occorre informarsi e non stare a quanto ci raccontano improvvisati venditori prestati alla politica. Per questo motivo ho accettato l'invito del Comitato cittadino ViViChivasso partecipando all'incontro informativo organizzato, giovedì scorso, dal Comitato No Teleriscaldamento, sull'insostenibile progetto di Teleriscaldamento di Asti. In una sala gremita, si sono succeduti vari interventi che hanno permesso, ai cittadini presenti, di approfondire l'argomento e di capire quali e quante siano le numerosissime criticità che il teleriscaldamento comporta. Innanzitutto, il teleriscaldamento dà al gestore dell’impianto il monopolio assoluto, in quanto nessun altro soggetto potrebbe fornire il servizio e, dunque, le tariffe di vendita non godrebbero di alcun controllo garantito dal mercato: le bollette potrebbero quindi raggiungere delle cifre considerevoli. Il Teleriscaldamento è una tecnologia vecchia e meno efficiente delle moderne caldaie a condensazione anche a causa delle inevitabili perdite di calore lungo la rete di distribuzione. E' un danno ambientale perché non utilizza fonti di energia rinnovabili e non si garantisce una riduzione significativa dell’inquinamento cittadino. Questo progetto non prevede nessun controllo pubblico del servizio, causando inevitabilmente un danno sociale perché il risparmio dichiarato non arriva nemmeno ad essere equivalente all'agevolazione fiscale relativa all'Iva ridotta al 10%. Il teleriscaldamento è un business per chi lo fa e non per i cittadini. Ma come si può spingere una tecnologia sorpassata ingannando centinaia di famiglie a firmare un contratto con un gestore che opera in un settore privo di regolamentazione? Ignoranti o interessati? I migliori risultati si possono ottenere con la rigenerazione degli edifici (cappotti termici, valvole termostatiche ecc.). Ci sono città in Piemonte dove la gente scappa dal teleriscaldamento e dai suoi contratti trappola. Se un giorno, non molto lontano, busseranno alla tua porta chiedendoti di allacciare la tua abitazione al teleriscaldamento ora sai cosa rispondere: “No, grazie!”. Nel caso non te ne fossi accorto, siamo arrivati in questa situazione per colpa di chi ha votato i partiti. Se vogliamo avere un futuro dignitoso, non basta aspettare e sperare, occorre vivere e soprattutto partecipare. Che ognuno si impegni in prima persona se vuole che le cose cambino, perché solo insieme c'è la possiamo fare!
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