Sono due storie che nascono dalla malattia e da quella sofferenza che solo la scomparsa di un caro sa dare. Sono due storie diverse ma legate dal coraggio, dalla forza ma, soprattutto, dalla solidarietà e dal grande desiderio di fare del bene. Sono le storie delle famiglie Cosenza e Spinelli di Brandizzo. Entrambe hanno perso da poco un familiare ed entrambe, grazie all’interesse del medico di famiglia ed assessore alle Politiche Sociali Paolo Bodoni, hanno deciso di donare le offerte in denaro ricevute per l’acquisto di due defibrillatori da donare alla cittadinanza. A raccontarci la loro storia sono Marcella Cosenza, sorella della parrucchiera Ester Cosenza, mancata sei mesi fa a causa di un male incurabile, e Francesca Spinelli, reduce da sole due settimane dalla scomparsa del suo amato papà, Pancrazio Spinelli, colpito da una malattia fulminante. “Mia sorella Ester era una persona estremamente generosa- racconta Marcella Cosenza-. Metteva sempre i bisogni degli altri davanti a se stessa, aiutare gli altri era nella sua indole quindi, quando io e la mia famiglia siamo venuti a conoscenza dell’interesse del dott. Bodoni per i defibrillatori e del suo desiderio di rendere Brandizzo un paese cardio- protetto abbiamo deciso di donare le offerte per questa iniziativa. Il defibrillatore è un apparecchio salvavita: quella di mia sorella è stata persa ma potrà contribuire a salvarne altre”. L’apparecchio, dice Bodoni, verrà consegnato dall’associazione Piemonte Cuore onlus- l’organizzazione torinese che si occupa di installare i defibrillatori ed organizzare corsi di formazione- alla scuola primaria Don Milani, molto probabilmente a settembre. Il desiderio di Francesca Spinelli, invece, è che il defibrillatore “In memoria di Pancrazio” vada ai vigili urbani. “Sarebbe bello se venisse installato sulla macchina della Polizia Municipale- dice-. Spostandosi con l’auto ci sarebbero più possibilità di salvare le persone. Ovviamente nella speranza che non serva”. Anche Francesca come Marcella era già a conoscenza delle intenzioni dell’assessore a sa che suo padre avrebbe voluto così. “Era una persona buona senza nessuna arroganza. Ha lasciato dei bellissimi ricordi in tutti quelli che lo conoscevano”. Ad intervenire con i dettagli “tecnici” è poi lo stesso Bodoni: “Con la consegna dei defibrillatori non mancheranno la formazione del personale con corsi di primo soccorso e nemmeno eventi di sensibilizzazione della cittadinanza”. Nel programma del Comune sono infatti stati fissati una serata informativa ed un corso per gli anziani dell’Unitrè. I tre lanciano infine un appello: chi lo volesse contribuire con qualche donazione può rivolgersi al centro Brandizzo Medica al numero 0119130228 e chiedere del dott. Bodoni.
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