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BRANDIZZO. I sottopassi prendono forma!

BRANDIZZO. I sottopassi prendono forma!
Proseguono a ritmo serrato i lavori per la realizzazione dei sottopassi che, entro il 2016, porteranno a Brandizzo la soppressione dei passaggi a livello con il conseguente miglioramento nella viabilità. Dopo il collaudo che a fine maggio ha visto terminare il sottopasso che collega via Gondolo con via Prati Neivati- la lunghezza è di ben 19 metri- la scorsa settimana è stata la volta di via Volpiano e via Torino. Dopo aver interrato sotto i binari un monolite in cemento armato di 24 metri con appositi martinetti idraulici, domenica 19 luglio, con grande soddisfazione dell’amministrazione comunale, sono infatti state unite anche via Volpiano e via Torino. In questi tre mesi, e quindi fino ad ottobre, la ditta Quadrio, aggiudicatrice dell’appalto, ultimerà le opere stradali di connessione dei ferroviario. “Entro fine anno i due sottopassi saranno percorribili- ha spiegato il vice sindaco Fulio Merlo-. A quel punto verrà chiuso il passaggio a livello della stazione ferroviaria. In questo momento, la ditta sta ultimando le paratie in via Prati Neivati ma ad agosto inizierà a lavorare sulle discese e sui collegamenti”. Anche riguardo alle tempistiche, la Quadrio dimostra di aver rispettato le aspettative del vice sindaco. “Stanno rispettando i tempi- ha infatti dichiarato-. Solo due settimane fa ci sono stati dei piccoli ritardi in via Volpiano perché è stata trovata una grossa falda di acqua per cui si è dovuto lavorare per rimetterla a posto”. Non senza creare qualche disagio alla popolazione. “La circolazione dei treni- ha aggiunto- ha subito dei ritardi nella circolazione ed i dipendenti, per rimanere nei tempi stabiliti, hanno dovuto lavorare di notte creando qualche disagio per il rumore ai residenti della zona. Ad ogni modo, domenica era già tutto risolto”. Continuando il suo discorso, Merlo non può che dirsi soddisfatto rispetto all’andamento dei lavori. Ancora vivo, infatti, è il ricordo delle continue interruzioni e scadenze amministrative non mantenute che, a partire dal 2010, a causa di problemi tecnici tra Rete Ferroviaria Italiana e l’allora azienda appaltante dei lavori, avevano impedito la prosecuzione degli scavi.
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