Ho recentemente rinvenuto tra le carte di un giornalista chiamato Ugo Longhi un suo appunto riguardante i difficili mesi che l’Italia dovette subire durante l’inverno del 1944. Lo trascrivo e mi permetto di commentarlo perché riguarda da vicino il nostro mestiere e chi lo fa con vera passione, comportando un rischio che oggi risulta ridicolo rispetto alle sbrigative disposizioni dei tedeschi e della Repubblica di Salò negli ultimi mesi di quella famigerata guerra civile. Lo trascrivo come il giornalista lo descrisse in quei tragici giorni. Leggendolo non ho potuto fare altro che dimostrargli la mia più alta stima. Egli creò e diresse “LIBERO MONFERRATO”, un periodico, sia pure in formato ridotto, che doveva dare spazio alla libera informazione, con particolare riguardo alle opinioni di guerra regionali e nazionali. “Giunse in quell’epoca un infelice proclama del generale inglese Alexander, Comandante delle truppe anglo-americane in Italia, che in vista di un sicuro prolungarsi della guerra, consigliava i Partigiani di sospendere ogni attività bellica per l’intera durata dell’inverno (praticamente li mandava in vacanza). Fu allora che Gabriele, Comandante della “ Divisione Monferrato”, unitamente a Sergio Cotta, Renè Corrado e Renato Borrello, presero contatto con me per realizzare un mezzo di diffusione di notizie, opinioni, scopi sulla nostra lotta e sul nostro operato. Naturalmente più agile e capillare dei manifesti che si affiggevano sui muri delle case della zona. La tipografia fu trovata a Moncalvo, bene attrezzata, con il personale che conosceva a fondo il proprio mestiere.Il periodico “LIBERO MONFERRATO”, recante una testata in rosso perché era l’unico colore disponibile in tipografia, si stampava una volta al mese e la collaborazione era aperta a tutti. Con un calesse andavo a ritirare le copie (6000 esemplari per numero) e rientravo a Cocconato con il carrettino colmo di giornali, che poi il Comando distribuiva alle Brigate e ai Comuni. Il giornale ebbe un vivo successo tra i Partigiani e tutta la popolazione. Quando la Divisione Monferrato entrò nella Torino Liberata, uscì l’ultimo numero in formato più grande e con numerose fotografie della sfilata della Divisione. Ebbe così fine questa meravigliosa esperienza che durò soltanto alcuni mesi, me che per me valse molto di più di tutta quella avuta in tanti anni professati nel giornalismo”.
Commentiscrivi/Scopri i commenti
Condividi le tue opinioni su Giornale La Voce
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
Dentro la notiziaLa newsletter del giornale La Voce
LA VOCE DEL CANAVESE Reg. Tribunale di Torino n. 57 del 22/05/2007. Direttore responsabile: Liborio La Mattina. Proprietà LA VOCE SOCIETA’ COOPERATIVA. P.IVA 09594480015. Redazione: via Torino, 47 – 10034 – Chivasso (To). Tel. 0115367550 Cell. 3474431187
La società percepisce i contributi di cui al decreto legislativo 15 maggio 2017, n. 70 e della Legge Regione Piemonte n. 18 del 25/06/2008. Indicazione resa ai sensi della lettera f) del comma 2 dell’articolo 5 del medesimo decreto legislativo
Testi e foto qui pubblicati sono proprietà de LA VOCE DEL CANAVESE tutti i diritti sono riservati. L’utilizzo dei testi e delle foto on line è, senza autorizzazione scritta, vietato (legge 633/1941).
LA VOCE DEL CANAVESE ha aderito tramite la File (Federazione Italiana Liberi Editori) allo IAP – Istituto dell’Autodisciplina Pubblicitaria, accettando il Codice di Autodisciplina della Comunicazione Commerciale.