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CHIVASSO. Dalle baracche al pollaio...

CHIVASSO. Dalle baracche al pollaio...

Marco Marocco in posa di fronte al suo pollaio

Nuovo aggiornamento della querelle delle baracche abusive a Chivasso. Giovedì mattina, pensate un po’, due dipendenti dell’ufficio tecnico di Palazzo Santa Chiara si sono presentati a casa del consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Marco Marocco. Il motivo? Controllare le dimensioni del pollaio, tre metri per tre, che il consigliere ha tirato su in un terreno, non di sua proprietà, confinante con la sua abitazione. I tecnici comunali, senza che il consigliere fosse presente, hanno misurato il recinto, contato le galline e se ne sono andati. Seguirà un verbale? Chi lo sa. Di certo c’è che la vicenda sta assumendo contorni inquietanti. Ripercorriamola un attimo. Poco più di un mese fa, questo giornale pubblicava le foto di alcune baracche costruite nella proprietà del consigliere comunale Michele Scinica, presidente della commissione assetto ed uso del territorio. Sono abusive oppure no? L’articolo 28 delle norme tecniche di attuazione del Piano regolatore generale comunale, che norma i “bassi fabbricati per ricovero attrezzi agricoli”, è rispettato oppure no dalle tre baracche con barbecue? Domandavamo all’amministrazione di Libero Ciuffreda. All’articolo di giornale, seguiva l’interrogazione del consigliere 5 Stelle, Marocco e, successivamente al dibattito in Consiglio, la trasmissione degli atti in Procura a Ivrea da parte del Comune per gli accertamenti del caso. Vicenda chiusa? Macché. Nella buca delle lettere del giornale “La Nuova Periferia” ecco una lettera che punta il dito sul pollaio di Marocco, (“chi è senza peccato scagli la prima pietra”) e che equipara il pollaio a 5 Stelle alle tre baracche con barbecue e stufa a legna sul terreno del consigliere di SEL. Poi arriva il segretario di Sinistra Ecologia e Libertà, Mastroleo, pronto ad immolarsi per la causa minimizzando la questione del presunto abuso, ora nelle mani della Procura, e attaccando questo giornale e il consigliere grillino reo d’aver strumentalizzato una “sciocchezza”. Infine il blitz a casa di Marocco. Ora, delle due l’una. O si tratta di una ritorsione organizzata da Ciuffreda & C. nei confronti del pentastellato, e a questo punto il Comune, per eliminare ogni sospetto dovrebbe mandare i vigili a controllare tutte le baracche della città, a partire da quelle al fondo di via Volpiano, dietro il deposito comunale, oppure... Oppure siamo su “Scherzi a parte”, con due denunce per due abusi commessi da due esponenti della commissione assetto e uso del territorio, il presidente Scinica e il vicepresidente Marocco. Il colmo dei colmi per chi è stato messo lì a formulare pareri di urbanistica...
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