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CERESOLE. Al sindaco non piacciono le interrogazioni

CERESOLE. Al sindaco non piacciono le interrogazioni

Basolo Andrea, il sindaco

La minoranza consiliare di Ceresole presenta troppe interrogazioni, intralciando il lavoro degli uffici. Questo il parere del sindaco Andrea Basolo, che, giusto un mese fa, aveva espresso le sue critiche, invitando gli esponenti dell’opposizione a “recarsi in Comune a prendere visione dei progetti futuri e passati e ad effettuare le osservazioni del caso, anziché a priori proporre interrogazioni scritte che necessitano un notevole dispendio di tempo degli uffici già sotto organico”. La nota era contenuta in calce alla risposta ad una di queste interrogazioni, presentata il …27 gennaio 2015 e riguardante la ristrutturazione dell’ex- Hotel Ciarfoton. Una risposta attesa a lungo e finalmente arrivata lunedì 1 giugno, lo stesso giorno in cui avevamo riferito ai lettori le lamentele della minoranza per l’incomprensibile ritardo. Era stata inviata al capogruppo Mauro Durbano tramite Posta Elettronica Certificata e recava la data del 29 maggio. A distanza di un mese, anch’essi in calce ad una “Richiesta di Chiarimenti” inviata al sindaco, i tre consiglieri di opposizione hanno replicato con ironia: “Ricordiamo al Signor Sindaco che porre interrogazioni a risposta scritta è un diritto sancito per legge e lo invitiamo, per il futuro, a rispettare i termini che la stessa legge prescrive per la risposta: 30 giorni”. Aggiungono: “Non crediamo che le interrogazioni richiedano notevole dispendio di tempo per gli uffici perché le attività di controllo sulla congruità degli affidamenti dovrebbero essere svolte prima di fare l’affidamento stesso, e non dopo, a seguito di un’interrogazione. Quindi sarebbe sufficiente trasmettere la documentazione”. Per quanto riguarda l’aspetto politico della risposta, “è compito Suo scriverla, senza gravare sugli uffici. Lei, per il fondamentale ruolo che ricopre, è il primo a dover vigilare su come vengono spesi i soldi dei contribuenti ceresolini”  

CIARFORON: I LAVORI

  L’ex-Hotel Ciarforon  è un bell’edificio di Fine Ottocento, che sorge in riva al lago: venne costruito  per iniziativa della Casa Reale, che a Ceresole, com’è noto, soggiornava spesso. Il Comune ne è proprietario da oltre settant’anni. Attualmente in disuso, necessita di lavori per l’adeguamento normativo ed igienico-saitario e l’incarico per il relativo progetto è stato affidato ad un architetto torinese. Nell’interrogazione presentata a fine gennaio la minoranza aveva posto quattro quesiti, riguardanti i criteri utilizzati per selezionare i progettisti invitati (chiedendo come mai non fossero stati presi in considerazione professionisti della zona); la congruità delle offerte pervenute; i costi per le casse comunali e quindi per i cittadini; i criteri utilizzati per quantificare in 500.000 euro l’importo complessivo delle spese da sostenere.  

LA MINORANZA INTERROGA

A distanza di un mese dalla risposta sui lavori al Ciarforon di Ceresole è stata protocollata una “Richiesta di Chiarimenti” rivolta dai tre rappresentanti dell’opposizione al sindaco “in quanto unico firmatario della risposta nonostante l’interrogazione fosse indirizzata anche all’assessore ed al Responsabile dei Lavori Pubblici”. I tre consiglieri esprimono le loro perplessità riguardo alle modalità utilizzate per calcolare il compenso professionale e per due ordini di motivi. Il primo è temporale. “Com’è possibile che il foglio di calcolo rechi la data del 1 giugno 2015, cioè successiva a quella della risposta?” Ricordiamo che tale risposta, giunta al capogruppo Durbano tramite Posta Elettronica Certificata il 1 giugno, era datata 29 maggio. “I calcoli semmai avrebbero dovuto essere fatti prima dell’affidamento e non dopo” . Anche sul metodo, si fa notare che il modulo di calcolo utilizzato – lo si legge sul medesimo sito che lo mette a disposizione -  è “in fase di sperimentazione” tanto che si chiede di segnalare gli errori rilevati e di avanzare dei suggerimenti. “L’amministrazione si è affidata solo ad un modulo sperimentale di un sito on-line per verificare la congruità dell’importo dell’affidamento?” – si domandano sorpresi. Le cifre previste per la progettazione sono molto consistenti: fra Progetto Preliminare e Progetto Definitivo si arriva a 100.000 euro su 500.000 di spesa complessiva.: il 20%!. L’amministrazione si è infatti riferita alle tariffe professionali previste da un decreto legge del 2012 che tuttavia prevede anche che l’importo a base di gara non dev’essere superiore a quello che deriverebbe dall’Applicazione delle tariffe precedenti. “E’ stato effettuato questo tipo di calcolo? – si chiedono infine i consiglieri di opposizione.

LA RISPOSTA DEL SINDACO

Nella risposta all’interrogazione sulla ristrutturazione del Ciarforon, datata 29 maggio, il sindaco rispondeva che “sono stati esaminati attentamente i  curricula  a disposizione del Comune, che sono 55. Dato il valore storico-artistico dell’edificio - costruito da Carlo Ceppi, uno dei più famosi architetti della sua epoca, e sottoposto a tutela in base al Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio - è stato necessario selezionare professionisti in possesso di adeguati requisiti e di provata esperienza nel recupero di fabbricati di pregio e non sono emerse tra i professionisti locali o del territorio tali caratteristiche”  Il sindaco sottolineava inoltre come il criterio della “preferenza territoriale” non fosse previsto dalla normativa vigente, che prevedeva invece l’assegnazione in base al criterio del “Massimo Ribasso” rispetto all’importo stabilito. Tale importo – precisava Basolo – “va calcolato sulla base di parametri stabiliti in un decreto del Ministero della Giustizia di fine 2013. L’importo totale dei lavori è stato stimato in  500.000 euro (450.000 più altri 50.000 per la costruzione di parti nuove, per le opere accessorie e per i requisiti di sicurezza), basandoci sui costi per la ristrutturazione di fabbricati con caratteristiche simili, che ammontano a circa 1.000 euro a metro quadro”. Il sindaco aggiungeva  tuttavia che “tale cifra è stata stimata unicamente per poter calcolare il compenso - base per il Progetto Preliminare ma è probabile che avremo un consistente ribasso” A corredo  delle proprie risposte, allegava una nota dalla quale si poteva constatare come i calcoli fossero stati effettuati utilizzando un modulo reperibile su Internet.
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